Era il 12 Maggio 2012, il Napoli preparava l’ultima sfida dello scorso campionato contro il Siena, con le speranze Champions ridotte al minimo dopo la sconfitta di Bologna, e soprattutto la finale di Coppa Italia contro la Juventus. Mi arriva la telefonata di un amico: “Ho visto Mazzarri e Fassone a cena al ristorante “Sud” di Quarto” (clicca qui per leggere l’esclusiva). La notizia è interessante, coglie lo squarcio di una panchina soggetta a perturbazioni dalle vicende di due stagioni fa, quando per alcuni mesi Mazzarri flirtò con Juventus e Roma. Un lungo confronto conclusosi con l’accordo mai completamente sincero raggiunto nelle stanze di Filmauro, mentre Gasperini sognava già il San Paolo.
In quei giorni Fassone era accostato alla Fiorentina, Della Valle pensò anche a lui nella ricostruzione del progetto viola, affidato poi sapientemente a Pradè e Montella. La Fiorentina contattò anche Mazzarri e Santoro (clicca qui per leggere l’esclusiva del 7 Maggio 2012) ma il ritorno nella sua Toscana non affascinava il tecnico di San Vincenzo che da sempre mira ai grandi club del calcio italiano. Qualche settimana dopo, il 30 Maggio 2012 arriva l’annuncio ufficiale dell’approdo di Fassone alla corte di Moratti. Da quei giorni la redazione di IamNaples.it non ha mai abbandonato un’intuizione: “Mazzarri guarda all’Inter per la sua prossima avventura, sta puntando al rilancio della formazione nerazzurra come sua ambizione personale” (clicca qui per leggere l’articolo del 12 Febbraio scorso). Non c’entra niente la vicenda Campagnaro che non ha trovato l’accordo con il Napoli ed ha accettato la concreta offerta dell’Inter pervenuta al suo agente Alejandro Mazzoni. Mazzarri sperava di seguirlo e ci è riuscito, ad Appiano Gentile troverà anche Gargano, un calciatore con cui non si è lasciato bene dopo l’esperienza vissuta insieme a Napoli. L’Inter dovrebbe riscattarlo, soprattutto dopo un eventuale sconto concesso da De Laurentiis sui cinque milioni previsti per il riscatto.
Il suo rappresentante legale, l’avvocato Beppe Bozzo, ha lavorato per una stagione intera, cogliendo l’occasione presentata dai disastrosi risultati sportivi ottenuti da Stramaccioni.
I contatti sono stati frequenti, Bozzo ha lavorato ai fianchi di Moratti che fino a qualche settimana fa sembrava voler concedere un’altra chance all’ex allenatore della Primavera nerazzurra, soprattutto per la differenza di costi in termini d’ingaggio con Mazzarri (clicca qui per leggere l’esclusiva dell’8 Aprile scorso). La pista giallorossa era una seconda opportunità da valutare nel caso in cui Galliani avesse raggiunto l’obiettivo di trattenere dalle parti di Milanello Max Allegri, che ha trovato l’accordo per un triennale di 3 milioni a stagione lo scorso Gennaio con la Roma. Nelle ultime settimane Moratti ha poi spazzato via i suoi dubbi e definito l’accordo con Mazzarri che attendeva l’Inter (clicca qui per leggere l’articolo del 16 Maggio) dopo Roma-Napoli ha chiuso la sua avventura napoletana e si è messo a disposizione della sua nuova società che stasera l’ha ufficialmente annunciato come nuovo allenatore.
L’anno sabbatico è un’ipotesi mai presa in considerazione, Mazzarri vive di calcio e per il calcio. Ha compiuto, infatti, la prima mossa nel valzer delle panchine che a breve sposterà vari allenatori: Allegri, Benitez, Stramaccioni, Mangia, Sannino, Mandorlini, Iachini, Donadoni o Seedorf. Le basi sono state impostate ma qualche meccanismo può ancora cambiare nei vari incroci del mercato degli allenatori a cui Mazzarri ha dato il via libera.
Tutto iniziò a Quarto, in quell’area flegrea che Mazzarri ha scelto come casa sua per quattro anni, prima di dire addio al Napoli e di tuffarsi nella sua avventura dalle parti della Pinetina.
Ciro Troise
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