Il Mattino – Rinnovo Mertens, incontro durato nove ore: il belga era in costante contatto con gli agenti

Dries Mertens è sempre sereno in campo. E si vede. Forse anche perché ha sempre saputo che il suo futuro azzurro era ormai ben disegnato. E così, ieri sera, la trattativa sul rinnovo tanto atteso si è praticamente chiusa: oggi le parti continueranno ad aggiornarsi al telefono per limare le ultime piccole questioni. La firma-evento avverrà probabilmente tra qualche giorno, magari a Castel Volturno proprio come per Insigne. Ma De Laurentiis e i legali belgi di Dries si sono stretti la mano, dopo una riunione-fiume di quasi 9 ore, nella sede della Filmauro, a Roma. Andavano definiti i dettagli e bisognava chiudere la pratica di un accordo che, di fatto, è stato raggiunto a inizio maggio, quando Mertens in persona ha invitato i suoi agenti Francis Stijn e Laurence Melotten a dire di sì all’offerta di rinnovo del Napoli. L’intesa è totale: contratto fino al 2020, 4 milioni di stipendio all’anno e una clausola da 30 milioni di euro valida solo per l’estero, dal 2018. Per evitare una nuova beffa della Juventus come per Higuain. All’interno del contratto una serie di premi e prebende varie legate ai gol realizzati (500mila euro di bonus se tornerà a segnare 30 gol) e ai piazzamenti del Napoli. Mertens, nel corso della riunione iniziata a via XXIV maggio intorno alle 13, ha più volte chiamato i suoi agenti per conoscere l’andamento del rinnovo. Ma era chiaramente fiducioso: tant’è che nella tarda mattinata, approfittando dell’allenamento a Castel Volturno slittato alle 16, si è fermato per il brunch a piazza dei Martiri assieme all’ex azzurro Chalobah. D’altronde, una volta caduto il veto della moglie sulla permanenza in azzurro, era chiaro che il belga sarebbe rimasto a Napoli.