Silenzi pericolosi tra Lorenzo Insigne e il Napoli sul rinnovo di contratto. Il discorso per il prolungamento di almeno due anni (dal 2019 al 2021) ormai è condizionato da una catena di rinvii. Dopo alcuni incontri a vuoto, l’altra sera è venuto alla luce quello che nessuno osava ammettere. Il calciatore di Frattamaggiore ha alzato il velo sulle difficoltà del momento: «I matrimoni si fanno in due… Io ho dato sempre la mia disponibilità al Napoli ma voi sapete il presidente com’è. Io aspetto ancora, poi vedremo. Nessuno conosce il futuro». C’è quel «poi vedremo» che comincia a far scricchiolare qualche certezza sul futuro in azzurro. Non solo: «Abbiamo giocato da grande squadra contro il Real, ma per vincere non ci vogliono solo grandi calciatori ma anche una grande società. E spero che il Napoli continui a crescere anche come società».
Dunque, la richiesta di un adeguamento è esplicito, la riprova che l’attaccante ormai aspetta delle gratificazioni di natura economica per restare con soddisfazione. I vertici societari non sono dello stesso avviso. La linea del presidente De Laurentiis e dell’uomo dei conti Chiavelli è molto netta. Insigne non è mai stato messo sul mercato e le offerte formali che sono arrivate per lui nel corso degli anni (ci ha provato anche la Juventus due estati fa, poi Inter e Milan) sono state subito respinte con decisione: «È incedibile». Il club non vede i motivi di tutta questa fretta per rivedere il suo contratto a due anni e mezzo dalla scadenza, alle cifre che chiedono i suoi due procuratori, Ottaiano e Andreotti. Con questi presupposti il braccio di ferro è nei fatti. Ed è arduo credere che nei prossimi giorni possa arrivare un chiarimento. Anche perché il tira e molla può diventare pericoloso. Da una parte, dunque, c’è la volontà di Insigne che ha messo temporaneamente da parte le sirene estere (l’Atletico Madrid è disposto a sborsare un ingaggio da 4,5 milioni di euro, lasciando per intero i diritti d’immagine al calciatore) in attesa di capire quale sarà l’ultima offerta del Napoli: il club azzurro non è disposto ad andare oltre i 3 milioni all’anno (ed è questa l’ultima proposta formalizzata a febbraio), tenendo per sé il 100 per 100 dei diritti d’immagine. La risposta dell’entourage del fantasista è stata un «no». Il calciatore attende un ulteriore rilancio e l’impressione che 4 milioni potrebbe essere la cifra giusta per chiudere il rinnovo. Ma Lorenzo ha dei dubbi legati ai diritti d’immagine: ha molti sponsor che bussano alla porta e un’offerta importante per una biografia che potrebbe anche tramutarsi in un soggetto cinematografico sulla sua vita. Un’idea che lo lusinga. E il Napoli? Lo considera intoccabile, fuori mercato. Ma nei fatti i rumors rischiano di far confusione. Attualmente, dunque, Insigne percepisce una busta paga da 1,8 milioni all’anno. L’impressione è che la situazione, ora in stallo, debba sbloccarsi prima della partenza del ritiro estivo di Dimaro.
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