Equivoci, rialzi, scatti d’ira e un’altra fumata grigia. Tendente al nero. C’è di tutto nell’intenso incontro romano tra De Laurentiis e Quilon, l’avvocato madrileno che assiste Pepe Reina. La sostanza è che non solo il club azzurro non intende allungare il contratto in scadenza nel 2018 (cosa che a Quilon era già stata comunicata via mail la settimana passata) ma che il cartellino dello spagnolo ha un prezzo: circa 5 milioni di euro. Tradotto: se Reina vuole lasciare adesso il Napoli, non può liberarsi a costo zero. Quilon era convinto del contrario, ovvero di poter strappare un impegno al Napoli per un addio gratuito: non è così, e se il Newcastle vuole veramente Reina questa estate, deve trovare un’intesa economica con il Napoli.
Nulla di fatto, quindi, come sussurrano gli stessi interessati. Ci sarà un altro vertice solo se Quilon avrà un’offerta tra le mani di un altro club. Sennò, si va avanti così. Evidentemente questo fine-settimana servirà per riflettere. Ma solo dalla parte di Reina, perché De Laurentiis ha le idee chiarissime. I bene informati dicono che non c’è stato, dunque, un sostanziale avvicinamento: De Laurentiis ha fatto sapere che il prossimo anno punterà su un altro portiere e che Reina non ha più il posto da titolare assicurato anche perché preferisce puntare su un giocatore da 25 o 26 anni che gli possa dare garanzie per le prossime sei-sette stagioni.
E non è un mistero che gli azzurri stiano tentando d’arrivare a Szczesny (l’intesa con il polacco c’è, manca ancora quella con l’Arsenal) oppure a Neto. Nella vicenda incide un altro aspetto: il feeling dello stesso Reina con Sarri. E non va trascurato il ruolo del tecnico.
Da Oltremanica arrivano degli spifferi di un Wenger pronto a dire di sì all’offerta da 14 milioni del Napoli per Szczesny: gli inglesi ne vorrebbero 17,5 ma è chiaro che la distanza consente di essere ottimisti. Milik ha ammesso che la trattativa è a buon punto («ma non posso dire molto altro…», ha ammesso l’attaccante) ma sul polacco c’è anche la Juve che pensa all’erede di Buffon. Ed è per questo che Giuntoli, secondo passo dopo passo le precise indicazioni di De Laurentiis, continua a seguire Neto: con la Juve l’appuntamento è per il dopo Cardiff. Cragno e Perin restano in orbita, così come Skorupski.
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