Javier Mascherano è partito ieri per l’Argentina, però in patria le sue parole lo hanno preceduto per un complesso gioco di segnali satellitari e palleggi virtuali: « Il mio futuro? Oggi come oggi è il Mondiale». E poi si vedrà.
ATTENDERE, PREGO. E allora, buongiorno Napoli e altrettanto Rafa. Sì, perché è soltanto all’alba che le parole del centrocampista-difensore del Barça hanno fatto il giro dopo l’intervista rilasciata nella notte europea al canale di Baires, TyC Sports. «Sono concentrato al cento percento sulla Seleccion. Abbiamo una squadra di grandissimi giocatori e la speranza di disputare un grande Mundial. Aspettiamo da tanto questo momento e ora si presenta l’occasione». Anche Luis Enrique e Benitez, però, aspettano di capire cosa accadrà con lui: Masche, come lo chiamano dalle sue parti, è stato virtualmente insignito dell’onore della fascia di capitano del Barcellona, nonché della palma di obiettivo numero uno di Rafa per il centrocampo del Napoli. « Oggi so soltanto che lunedì comincerò ad allenarmi con la Nazionale. Oggi il mio futuro è il Mondiale». Tutto chiaro: non è il momento di sbilanciarsi.
INCONTRI. La storia, però, è piuttosto chiara. Nel senso che Mascherano, 30 anni da compiere l’8 giugno, ha la prioritaria voglia di tornare a giocare nel suo ruolo naturale, in mezzo al campo, piuttosto che continuare a recitare in mezzo alla difesa. «Non mi ha mai creato problemi agire in entrambe le posizioni, però centrocampista è quella che preferisco. Ci ho giocato per tutta la vita». Fino al cambio nel Barça. «Mi sono trovato ugualmente bene» . Con Rafa non avrebbe di questi problemi e lo sa, però, come ha spiegato De Laurentiis in persona, sono tanti gli aspetti da valutare. La questione, comunque, è aperta e in evoluzione: trattativa difficile ma in piedi. Fermo restando le idee del Barcellona che, nei prossimi giorni, incontrerà Walter Tamer, manager di Mascherano: è in quell’occasione che la carte saranno chiare. E’ dopo quell’occasione che il Napoli capirà cosa potrebbe accadere.
SI TRATTA. E’ ripresa con il vento in poppa, invece, la trattativa per Maxime Gonalons con il Lione. Sì, il 25enne centrocampista francese, già a un passo dal Napoli a gennaio, ovviamente piace ancora, ma dopo il tramonto dell’affare invernale, e la mancata convocazione per il Mondiale, bisognerà valutare per benino le pretese del club di Aulas. Che non potranno essere troppo elevate. I dialoghi, comunque, sono ricominciati; e alla base c’è un ottimismo fondato sulla volontà di Gonalons e del suo entourage: il feeling con il Napoli non è mai evaporato, e non è un caso che il manager del giocatore, Frederic Guerra, qualche settimana fa sia stato in città. Nel mirino resta sempre anche il 26enne nazionale spagnolo Javi Martinez, uno che non è certo una seconda scelta, ma soltanto un uomo difficile da trattare: due estati fa il Bayern lo ha pagato 40 milioni di euro, e i tedeschi non sono mica inclini alle svendite.
LA FRECCIA. Il centrocampo su tutto, ovvio, ma non solo: perché l’attacco è un reparto che perderà quantomeno un uomo, Goran Pandev, e dunque per il gioco degli incastri dovrà entrare un altro alfiere. Piace Giampaolo Pazzini, trentenne che con il gol ci ha sempre saputo fare, ma soprattutto è un po’ che i radar sono orientati su Victor Ibarbo, la 24enne freccia colombiana del Cagliari che ha grandi qualità e altrettanti margini di crescita. In silenzio e a distanza si monitora sempre la posizione di Juan Manuel Iturbe (21).
Fonte: Corriere dello Sport
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