La novità dell’ultima ora non ha riscaldato il cuore: Javier Mascherano non ha rinnovato il suo contratto con il Barcellona, almeno non ancora, eppure il feeling con il Napoli non decolla. Tutt’altro. Gelo? Beh, giù di lì. Fatto sta che comunque il club azzurro continua a rimanere in attesa di sviluppi, prima di mettersi a ballare il flamenco, e nel frattempo continua a mischiare le carte. Francesi, prima di tutto, ma non soltanto: perché d’accordo Gonalons e il centrocampo, ma la questione Lamela è molto più che una semplice suggestione. E’ un’idea vera e propria sulla quale il presidente Aurelio De Laurentiis sta riflettendo attentamente. Molto attentamente.
L’ATTESA. E allora, innanzitutto la saga di Mascherano: l’uomo del momento; l’uomo degli ultimi venti giorni azzurri. Il primo nome della lista di Rafa Benitez, sì, ma anche un giocatore molto costoso, tra ingaggio e varie, che domani compirà 30 anni. Il presidente ha ogni intenzione di assecondare le indicazioni dell’allenatore, più che mai manager all’inglese e dunque titolare del potere assoluto sul mercato, però la storia sta cominciando a stancare: attendere l’argentino all’infinito non è possibile – anzi è del tutto controproducente -, ed è per questo che il clima incomincia a farsi decisamente freddino.
IL DUBBIO. Esempio pratico? Ieri, dalla Spagna, sono filtrate notizie se vogliamo confortanti, in merito agli incontri andati in scena fino a giovedì tra il direttore sportivo del Barcellona, Andoni Zubizarreta, e il manager di Mascherano, Walter Tamer: nessun accordo sul rinnovo del contratto fino al 2018, e tanti dubbi del giocatore sulla possibilità di continuare la sua vita blaugrana. Nonostante la grande stima di Luis Enrique. I media catalani raccontano che Mascherano è addirittura chiamato alla scelta più importante della sua carriera, sottolineando che all’orizzonte c’è un Rafa attendista e mai domo: bene, d’accordo, eppure il Napoli nicchia. I dubbi, evidentemente, non sono soltanto quelli del centrocampista del Barça.
IL VENTAGLIO. La parola fine, comunque, non sembra essere poi così lontana: qualcosa accadrà, dovrà accadere in tempi piuttosto rapidi sia in un caso che nell’altro. Ma tutto sommato il club azzurro può ancora muoversi con una certa serenità: le alternative di certo non mancano. I nomi sono quelli, c’è poco da fare: il venticinquenne capitano del Lione, Maxime Gonalons, è un altro obiettivo in cima ai desideri di Rafa Benitez, ma il suo presidente, Aulas, è uno che conosce il mestiere e tutti i suoi trucchi: De Laurentiis ha ribadito di essere piuttosto stufo di questa trattativa, e del resto questa situazione va avanti tra offerte, accordi e colpi di scena da un anno o giù di lì. In Inghilterra, sponda Tottenham, c’è invece il brasiliano Sandro, 25 anni e una valanga di muscoli da mettere al servizio di qualsiasi centrocampo: i rapporto con gli Spurs sono buoni, però l’impressione è che, per quanto gradita dal tecnico, la soluzione non sia la prediletta. Come Mario Suarez, ventisettenne dell’Atletico Madrid gestito da Manuel Garcia Quilon, il manager di Benitez e non solo: anche lo spagnolo è nella lista del Napoli.
L’ATTACCO. Diverso è il discorso relativo a Erik Lamela, talento purissimo che (ancora) al Tottenham non è riuscito a lasciare il segno per problemi d’ambientamento: a De Laurentiis piace da sempre, ma l’idea è tanto affascinante quanto complessa. Però è in piedi. Come vivo è ancora il nome di Gianpaolo Pazzini (29), voglioso di rivincite e attaccante di razza purissima.
Fonte: Corriere dello Sport
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