L’ultimo sussulto della domenica di mercato arriva alle 21.33 di una domenica sera, quando la Bild on line che pubblica una clamorosa indiscrezione: « Mario Gomez verso il Napoli» . Secondo il quotidiano tedesco, l’entourage dell’attaccante – ormai all’addio – avrebbe già avuto dei contatti con il club azzurro e, udite udite, avrebbe addirittura già l’intesa per un triennale.
STILE INGLESE – Sempre più modello Premier. Modello Liverpool, Reds e poi blue. Come l’Everton, l’altra metà della città che di Rafa Benitez è il regno. Dalla difesa all’attacco, passando per la mediana e la trequarti, c’è tanta Inghilterra nel Napoli del nuovo tecnico. Potenzialmente, certo, ma le idee e il modello sono inglesi. Come la matrice dei nomi che giorno dopo giorno vengono fuori dal listone di mercato in evoluzione costante: dopo gli attaccanti vari, che potrebbero rientrare in eventuali operazioni relative a Cavani, nel frullatore del nuovo Napoli sono finiti lo slovacco Martin Skrtel e il danese Dan Agger; e poi Marouane Fellaini, il pennellone fantasioso dell’Everton – appunto – che sa giocare al centro del campo e a ridosso delle punte. E che in ogni caso fa impazzire il popolo del Goodison Park.
CHE CLAUSOLA – Sì, estro e intuizioni sono le caratteristiche di Fellaini, nazionale belga con passaporto marocchino che, a dispetto di una stazza da ala del basket – centonovantaquattro centimetri – delizia la gente dell’Everton con tocchi delicati e geometrie intelligenti, facendo impazzire avversari (di stizza) e osservatori (di curiosità). Sì, ovvio: piace a tanti e anche tanto, questo giocatore dalla zazzera riccioluta all’Abatantuono prima maniera, ma allo stesso tempo il suo valore spaventa un po’: perché in realtà lo si potrebbe liberare dal club di Liverpool coprendo l’ammontare della clausola rescissoria inserita nel suo contratto, ma il fatto è che la somma in questione è di ventiquattro milioni di sterline. E dunque poco meno di trenta milioni di euro.
FUTURO – Fa girare la testa a Rafa e al Napoli, Fellaini. Ma fa girare gli occhi l’investimento. Ha venticinque anni, comunque, e un ingaggio di due milioni di euro fino al 2016, e dunque in prospettiva, soprattutto se confermerà le doti messe in vetrina anche nell’ultima Premier, conclusa con un borsino di 11 gol e 6 assist collezionati in 31 partite, potrebbe essere un vero e proprio crac. Un colpo grosso. Davvero.
STUDIO CAPILLARE – Non solo lui, comunque. Il Napoli guarda oltre la Manica anche per la questione difesa: piacciono i Reds, Skrtel (29) e Agger (28); e poi anche il belga del Tottenham, Jan Vertonghen (26). Ma non solo: il nazionale ucraino della Dinamo Kiev, Jevhen Khaceridi, è nel mirino da un po’. Un listone vero e proprio. E una scelta da compiere con la massima attenzione: vietato sbagliare, è il diktat che il club azzurro s’è imposto, ed ecco spiegato anche il motivo della frenata relativa a Mehdi Benatia, il ventiseienne centrale dell’Udinese che ora è più vicino alla Roma nonostante una trattativa cominciata con ottimi auspici a gennaio o giù di lì. Rafa s’è riservato, ovviamente, il diritto di verificare e studiare con calma ogni mossa, prima di dare il placet per chiudere questa o quell’operazione. Anche quelle approntate o pronte per l’uso da un po’.
IL MANCINO – Non dipende dal Napoli, invece, la questione relativa ad Alessio Cerci, il mancino di fascia destra tutto fantasia, genio e corsa in comproprietà tra Fiorentina e Torino (la squadra dell’ultima stagione di grazia): il club azzurro segue l’evoluzione della storia tra le due società con grandissima attenzione. Proprio come il Milan, che, per ammissione di Galliani in persona, ha dichiarato di puntare al giocatore della Nazionale di Prandelli.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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