Finito da una settimana, ma è come se no si fosse mai fermato.
C’è stato il tempo di ammirare Balotelli, non quello di giudicare bene i nuovi arrivati in casa Inter. Per impazzire insieme a Rigoni o per vivere l’ennesimo ribaltone di Zamparini. Il mercato imperversa. Dal primo febbraio si è cominciato a parlare dei parametri zero, della Juve del futuro e di vorrebbe strappare Cavani al Napoli. Delle panchine del prossimo anno. Andiamo con ordine.
Innanzi tutto la Lazio ha ufficilizzato un nuovo acquisto: Saha. Non sarà il sostituto di Klose, ma Tare e Lotito hanno chiuso l’operazione pochi giorni dopo l’infortuniondel tedesco. 34 anni, grande esperienza a carisma, zero euro il cartellino. Grazie anche a un’interpretazione del regolamento FIFA che è stato accettato dalla Lega. Saha infatti era sotto contratto con il Sunderland, ma si è svincolato entro il 31 gennaio.
La rivoluzione di Palermo si è completata. Via Gasperini, ecco Malesani. Via Lo Monaco, arriva (anzi torna) Perinetti. Zamparini le sta provando tutte per non retrocedere. Addirittura ha messo le mani avanti, dicendo che se dovesse scendere in B risalirebbe subito. Certo tutta questa confusione, quella degli ultimi anni, non aiuta. Ed è quello che parte della tifoseria contesta a Zamparini: l’incapacità di aver seguito con costanza un progetto. Perché i soldi sono stati spesi, ma i risultati non sono arrivati. E ora il conto rischia di essere più salato del solito. Il compito di Perinetti e Malesani non sarà meno facile di quello di Lo Monaco e Gasperini.
Dopo l’esonero di Zeman tutti pensano a chi sarà l’allenatore della Roma la prossima stagione. Il nome di Allegri in ambiente giallorosso già girava. Ma Allegri, ora più che mai, sembra essere più vicino alla permanenza al Milano. Effetto Balotelli, ma non solo. Soprattutto effetto Allegri: con il suo modo di fare (e il suo lavoro) ha consentito alla squadra di ritrovare gioco e serenità. Proprio quella che manca all’Inter, dove Stramaccioni non rischia. Ma ora il suo credito con il presidente Moratti sta per esaurirsi. Almeno fino al derby ci sarà lui…
Ho sentito molte critiche al mercato della Juventus. Non tutte mi hanno convinto. Senza soldi, per fare il mercato, bisogna vendere. La Juve era comunque la squadra più completa, prima in classifica dalla scorsa stagione. Bisognava puntellare, non stravolgere. Anelka rapporto qualità prezzo ci sta. Se è in forma è un giocatore importante. La Juve pensa già a giugno, a rinforzare l’attacco. Magari cambiando, anche molto. Potrebbero partire sia Matri che Quagliarella. Llorente è già sotto contratto (grande colpo, e senza spendere un euro). Poi si cercherà di arrivare a uno dei giovani seguiti in questi mesi. A Jovetic (più City ad ora) a Belfodil, da Icardi a Poli, da Berardi a Zaza. Senza dimenticare l’attaccante da doppia cifra.
Che non sarà Cavani. Servono 63 milioni, sull’unghia. Non 45, non 55. Neanche 62. Il Napoli sa che qualcuno potrà arrivarci ma non si dispera. Si guarda intorno per non lasciarsi trovare impreparato (Leandro Damiao, Icardi). Ma intanto c’è un primo posto da inseguire. Con Cavani in campo. E grazie anche al mercato, che ha ridotto il gap.
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