La Champions si sa, porta consiglio. Ecco perché meglio andarle a vedere le partite. Come Piero Ausilio, direttore sportivo dell’Inter. A Barcellona. Difficile che i dirigenti del Barca abbiano trovato il tempo in giornata per cominciare una trattativa. Magari succederà nelle prossime ore. Per cominciare a capire come muoversi. Meglio capire di persona com’è la situazione di Handanovic, Montoya, Bartra e Sanchez sì. Per non parlare dei procuratori, che non devono giocare e non hanno lo stress di dover scendere in campo. Nulla di male. Nulla di definitivo. Ma indizi. Contatti. Rapporti. L’asse Inter-Barcellona potrebbe diventare caldo. Molto caldo. Finora i nerazzurri hanno sempre chiuso alla possibilità di cessione di Handanovic. Ma si può resistere a tutto, tranne alle tentazioni, diceva Oscar Wilde. E se sul tavolo della trattativa davvero ci fosse Sanchez, Montoya e tanti soldi allora la situazione potrebbe cambiare davvero. E magari con dentro Bartra il difensore del Barca, classe 1991, in scadenza di contratto nel 2014. Male che va invece, si è ascoltato per una volta di più, la musica della Champions. Intanto l’Inter ha messo le mani su un giovane talento del 97: Giorgio Piacentini, difensore dell’Albinoleffe, già nella nazionale U16.
La stessa cosa che hanno fatto Conte, Paratici e Marotta che hanno bissato, anche alla semifinale di ritorno. Invece che il Bayern, stavolta è toccato al Real (più che al Borussia). Giusto per capire da vicino che effetto che fanno alcuni giocatori. Non è un segreto che la Juventus il prossimo anno vorrebbe avere una rosa in grado di poter cambiare faccia, anche durante la partita. Non solo 3-5-2 quindi (o la variante tanto gettonata in quest’ultima parte di stagione). 4-3-3 e 4-4-2, il ritorno al primo Conte. Essere imprevedibili, non solo con i giocatori ma anche con i sistemi di gioco. Chi c’è a Madrid che può interessare la Juve (e che il Madrid potrebbe anche lasciar andare)? In avanti almeno in due, sempre nel mirino della Juve: Higuain e Benzema. Poi Di Maria, e Fabio Coentrao, sulla fascia si, in posizioni diverse. Tutti costano molto, moltissimo e già guadagnano al top. Qualcuno (Benzema), è molto stimato dalla presidenza. Qualcun altro potrebbe seguire Mourinho in Inghilterra (Di Maria). Insomma la strada è decisamente in salita, bisogna aspettare l’arrivo di Ancelotti per capire se qualcuno dei galacticos non rientra nel progetto. Le basi per delle chiacchiere sono state gettate. Ora basta aspettare un po’ (festeggiando il secondo titolo consecutivo).
Il primo maggio non si lavora. Generalmente c’è la classica gita fuoriporta. Esattamente quella che ha fatto Leonardo. Da Parigi a Milano, anzi Pavia per la precisione. Un saluto al suo vecchio amico Zanetti, probabilmente nulla di più. Ma il fatto che da dg del PSG sia andato a trovare il capitano dell’Inter, ingolosisce, almeno giornalisticamente. Si è parlato molto di un suo possibile rientro. Di certo non è una visita all’ospedale a determinare il futuro dell’Inter o di Leo. Ma magari è un indizio. Uno spot. Anche di sé stesso, visto che Leonardo è così: decisamente a suo agio negli slanci di entusiasmo e di dimostrazione d’amicizia.
A Napoli non solo i tifosi sognano in grande. Anche Hamsik ci spera: “Il prossimo anno vorrei lo scudetto” e naturalmente chiede a Cavani e Mazzarri di rimanere. Ma il Napoli si sta attrezzando anche se non dovessero esserci loro due. A fine campionato, forse fra una settimana (se il secondo posto dovesse essere aritmetico domenica sera) ci sarà l’incontro definitivo fra Mazzarri e De Laurentiis. Sì o no, dentro o fuori. Ci sarà magari un rilancio, da parte della società. Oppure delle richieste particolari da parte di Mazzarri. Ad oggi fare pronostici è impossibile. Certo che il pressing della Roma non è da sottovalutare. Il principale antagonista a Mazzarri è Allegri. Sia a Napoli che a Roma. Il futuro dell’allenatore rossonero non è appeso infatti solo al terzo posto. Per lui parlano i risultati, il rapporto con la squadra, con lo staff e Galliani. Ma potrebbe non bastare. Seedorf sullo sfondo (“sponsorizzato” da Berlusconi) è più di una suggestione.
Cominciano ad esserci dei movimenti, anche importanti. Come al solito intorno agli attaccanti. I nomi coinvolti, e che possono essere associati alle grandi italiane, sono molti. Amauri, Belfodil, Benzema, Cassano, Cavani, Cuadrado, Dzeko, Gomez, Higuain, Jovetic, Lamela, Leandro Damiao, Matri, Osvaldo, Pazzini, Quagliarella, Sanchez, Suarez, Torres, Zaza. Incastri, necessità di vendere, voglia di comprare, di rimpiazzare. Saranno questi i protagonisti. Ecco perché le prime mosse sono state già fatte. Come andare a vedere la Champions. Si vede una bella partita, ma soprattutto si pongono le basi per gli affari.
Fonte: Luca Marchetti per Tuttomercatoweb.com
La Redazione
C.T.
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