Marco Tronchetti Provera ignora le smentite di De Laurentiis e conferma l’interesse dell’Inter per il Pocho: «Lavezzi è un grande giocatore, ma se ne parlo bene aumenta il prezzo». Il braccio destro del patron nerazzurro Massimo Moratti, anche a rischio di far uscire dai gangheri il presidente del Napoli non usa giri di parole: «Se l’argentino vuole venire all’Inter siamo felici di abbracciarlo, se non vuole venire è una scelta sbagliata che è libero di fare». Quasi un ultimatum. Il clan interista ha fiutato le intenzioni del Pocho di andare all’estero dopo che ieri anche il vice presidente dell’Anzhi, German Chistyakov ha ammesso ufficialmente l’interessamento.
Per ora, secondo il produttore cinematografico, intorno a Lavezzi ci sono solo parole. Trattative, incontri, procuratori, cene, voli Napoli-Parigi-Mosca, mal di pancia: frottole. È un copione noto. Il patron azzurro, pur non lesinando complimenti e coccole per lo scorbutico Pocho, che pure non fa altro che alimentare le voci di una «fuga» da Napoli, frena sull’affare che tutti danno per praticamente concluso: «Nessuno mi ha proposto il pagamento della clausola». In realtà c’è solo l’Inter che ha parlato chiaramente con il Napoli, dopo che Moratti ha ottenuto l’ok del fantasista sudamericano. Ma i conti del club milanese sono in profondo rosso e nessuno dalle parti di Appiano Gentile intende cacciare 31 milioni in contanti. Si tratta, dunque. Con Lavezzi e il suo procuratore che si sono seduti a più tavoli. Cosa che ha assai infastidito proprio Moratti.
Ma nell’offerta cash – presentata dal potente manager di Lavezzi, Alejandro Mazzoni – il Paris Saint Germain e l’Anzhi hanno superato quella dell’Inter. Ma De Laurentiis non ha fretta e al momento non concede sconti a nessuno. A queste condizioni, a modo suo, Aurelio De Laurentiis sbatterà la porta in faccia all’Inter, al Psg e all’Anzhi e alle tentazioni del suo attaccante.
Ma il Napoli non aspetta i milioni del Pocho per cominciare a comprare: non ne ha bisogno. I tifosi della Fiorentina sono già sul piede di guerra contro i Della Valle all’idea che anche Jovetic (dopo Gilardino e Montolivo) possa lasciare le rive dell’Arno. Ma il Napoli si è mosso e il montenegrino ha tutte le caratteristiche di duttilità che fanno al caso dell’attacco del Napoli. La richiesta viola è altissima: 30 milioni. Si tratta. È ovviamente una di quelle trattative che il presidente non delegherà: «un colpo alla Cavani», sussurrano in società, ricordando il blitz nel luglio del 2010 a Palermo.
Ma il Napoli pensa in grande. Perché Bigon prova a strappare al Milan e alla Roma che lo seguono, l’esterno sinistro Aleksandar Kolarov, il serbo dal tiro devastante che Mancini nel Manchester City utilizza col contagocce (ma ha segnato al Napoli nella gara di andata di Champions). È un’operazione low-cost, da prestito con diritto di riscatto: Kolarov guadagna 3,8 milioni a stagione e l’ingaggio è lo scoglio principale.
Gli azzurri stanno cercando di verificare se esistono le condizioni per l’arrivo dal Bologna del centrocampista uruguaiano Gaston Ramirez. I felsinei valutano il loro talentuoso sudamericano, una sorta di vice Hamsik, più di 15 milioni. Il Napoli, in cambio offre un conguaglio e la comproprietà del cileno Vargas. Il Bologna fa resistenza perché vuole solo contanti dall’operazione. Anche per Giovinco tutto è in piedi, ma se resta Mazzarri la Formica Atomica non verrà: per il gioco del tecnico toscano, infatti, è considerato troppo poco mobile. Gli azzurri sono favoriti per Salvatore Bocchetti, il difensore napoletano che tanto strizza l’occhio al Napoli. Ma per portarlo in Italia il club partenopeo deve alzare l’offerta (almeno sino a 8 milioni) al Rubin. Capitolo Insigne. Per adesso il procuratore del pescarese tiene duro: «Ho visto Bigon, Lorenzo andrà ancora in prestito». L’ultima parola spetterà, al solito, a De Laurentiis.
Su Pazzini si stanno muovendo anche il Marsiglia e il Torino, mentre da Palermo potrebbe arrivare quel jolly della difesa che tanto comodo farebbe al Napoli: Giulio Migliaccio: il cartellino non supera i 3 milioni di euro. Facundo Roncaglia, classe ’87, del Boca, si è offerto. In partenza, oltre a Campagnaro, Fideleff e Fernandez e (forse) Britos) a sorpresa anche Zuniga. Il colombiano vorrebbe andare in Premier e il Napoli non intende fare barricate per trattenerlo. Stesso discorso per Dossena che il Napoli considera soltanto un’alternativa a Maggio. Da chiarire al più presto la posizione di De Sanctis: il portiere freme per avere il rinnovo del contratto che ancora non ha avuto. Sempre caldissime le piste che portano a Fernando del Porto e ad Asamoah dell’Udinese. A Pozzo il Napoli chiederà anche Benatia.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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