Il vento d’Argentina torna a soffiare sul Napoli: si chiama Ezequiel Schelotto (23), corre come il vento sulla fascia destra, e dalla lista dei graditi, dei giocatori di fascia destra che piacciono, e che soprattutto sono pronti per l’uso e sono anche affidabili, non è mai uscito. Lui, ancora lui, tra le alternative valutate nel caso in cui la risposta definitiva di Federico Balzaretti sarà: no, grazie. Se il biondo nazionale, chiodo fisso di Mazzarri, dovesse continuare a confermare anche nei prossimi la sua intenzione di restare a Palermo, al Palermo, allora il club azzurro potrebbe decidere di accelerare su Schelotto. Uomo di destra, intesa come fascia. E dal Brasile arriva una voce: Wallace Oliveira dos Santos, 18 anni, esterno destro del Fluminense, semplicemente noto come Wallace . Presente nelle giovanili della Seleçao. Il Napoli lo sta monitorando. La concorrenza non manca.
UN VERO INTRIGO– E allora, mercato. Ancora e sempre mercato. La questione che tiene banco, che continua a essere considerata da copertina, è la trattativa per Balzaretti (30). Complessa, difficile, difficilissima e anche delicata per le vicende familiari che sono alla base della scelta del giocatore della Nazionale, collega di Maggio e De Sanctis all’Europeo, e che tutto sommato condizionano e determinano ogni movimento. Ogni passo, ogni parola e ogni approccio tra il Napoli, il Palermo e il giocatore assistito da Alessandro Moggi.
BINARI PARALLELI– La questione si sviluppa su due binari apparentemente convergenti ma in realtà paralleli: perché tra i club, cioè tra De Laurentiis e Zamparini, l’accordo è fatto, altro che storie, soprattutto perché tra un anno Balzaretti andrà in scadenza di contratto e di questi tempi i club in grado di investire -come quello azzurro- non sono di certo la maggioranza; con il protagonista, però, la storia è ancora in alto mare. Federico il calciatore, corteggiato con lusinghe e soddisfazioni in lungo e in largo dalla Milano rossonera alla Roma laziale, passando per Napoli ovviamente, ha sorriso ma declinato ogni proposta. Vestendo i panni del buon padre di famiglia.
CONDIZIONI IDEALI- Il suo sogno, per la precisione, sarebbe raggiungere a Parigi la signora Eleonora Abbagnato, la sua leggiadra consorte che balla da etoile all’Opera, ma con il Psg di Leonardo e Ancelotti, nonostante la stima che è ovvia nei confronti di un elemento del suo calibro, per ora non si è andati oltre i sondaggi. «Il Napoli è l’unica squadra che m’ha fatto un’offerta congrua, a De Laurentiis lo darei con tutto il cuore, davvero», disse Zamparini qualche giorno fa. Precisando anche che, a Palermo, Balzaretti ha tre figli da accudire. Tre figli. E allora? Semplice: senza le condizioni ideali non si muoverà dalla Sicilia e dunque dalla famiglia. Non vuole, non può, non se la sente. E allora? Al Napoli non resta che studiarle, queste condizioni ideali, e poi metterle sul piatto. A ogni livello. A partire da quello familiare.
IL MORO– La storia, insomma, è destinata a restare viva ancora un po’, come la speranza del club azzurro, almeno fino a quando non sarà Balzaretti stesso a chiuderla. Magari con una dichiarazione chiarificatrice. Chiaro, invece, è stato ieri Mazzarri, in occasione della chiacchierata di chiusura del ritiro di Dimaro: cosa vorrebbe il tecnico nel caso in cui il finale della vicenda del biondo nazionale non fosse lieto? «Il top sarebbe un calciatore in grado di giocare a destra e a sinistra. Altrimenti, vada per un destro che possa fare coppia con Maggio» .
Da un biondo a un moro, stessa coda di capelli raccolti: Schelotto l’argentino non sarebbe male. Piace ancora. Come Aly Cissokho (24) del Lione e anche Pablo Armero (25) dell’Udinese: loro completano la lista de mancini.
LE REFERENZE– Nato a Buenos Aires ma naturalizzato italiano, esperienza con Cesena, Catania e Atalanta, Schelotto detto il Levriero è un maratoneta di fascia destra che, all’occorrenza, ha fatto anche il terzino (a Catania) e giocato a sinistra. Il Napoli lo segue da un bel po’, lo ha tenuto sotto osservazione per tutta la stagione precedente, e le referenze sono state ottime: con l’Atalanta dei miracoli dell’ex d.g. azzurro, Pierpaolo Marino, s’è destreggiato egregiamente. Davvero bravo. E allora? Beh, dopo la frenata di qualche settimana fa, la pista è tornata un po’ più calda, riscaldata dal freddo di Balzaretti. «A questo punto, magari è meglio un giocatore di fascia destra» . Come Schelotto.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.F.