Lacina Traoré, 20enne attaccante del Cluj, sta diventando uno dei pezzi pregiati del mercato europeo. Protagonista di ottime prestazioni in campionato e in Champions League, l’ivoriano è stato uno dei migliori in campo nel match perso all’Olimpico di Roma. Partita che non è sfuggita a Beppe Marotta e al fido Fabio Paratici, che si sarebbero subito informati presso il Cluj sulla valutazione dell’ivoriano per portarlo alla Juventus. A quanto pare, però, i bianconeri non sono gli unici ad essersi interessati al promettente attaccante: il Napoli lo ha inseguito per mezza estate, e ora anche il resto d’Europa si è accorta di lui. Il lunghissimo Lacina Traoré sta già diventando uno dei pezzi pregiati della prossima finestra di mercato: ivoriano classe 1990, alto 2 metri e 3 centimetri, il ragazzo si è messo in evidenza, oltre che per la sua prestana fisica anche per piedi e movimenti davvero niente male.
Ma andiamo con ordine: chi è e da dove viene questo ragazzone, che in patria chiamano il “Gigante Buono”? Lacina è solamente uno degli ultimi prodotti della famosa Académie Mimosifcom di Sol Béni, la scuola-calcio formata da Jean-Marc Guillou e che dal 1994 prepara i talenti del Continente Nero per l’Europa. E così è stato anche per Traoré, che dopo una stagione di rodaggio allo Stade d’Abidjan (10 presenze e 4 gol in prima squadra), viene assoldato dai rumeni del Cluj, dove dimostra subito di avere l'”X factor” necessario per sfondare, anche nel vecchio Continente.
Un gol in sei presenze nella prima stagione, quella dell’ambientamento, alla tenera età di 18 anni, poi in quella successiva ecco il “Triplete” (campionato, Coppa e Supercoppa) sotto la guida di Andrea Mandorlini, che con lui deve usare anche il bastone. In un match contro il Victoria Branesti il tecnico lo sostituisce e lui la prende male; Mandorlini pensa a una punizione ma la società decide di non punire oltremodo il ragazzo, che oltre a qualità e forza fisica mette in mostra anche un bel caratterino. “E’ un ragazzo che va educato. Ha grandissime qualità, ma purtroppo l’ambiente non lo aiuta a migliorare”, il commento dell’ormai ex allenatore del Cluj.
Non è un grandissimo goleador, nel 2009/10 chiude con 6 reti in 25 presenze in campionato e 2 in 6 in Europa League, ma le sue doti sono invidiabili: la grande stazza fisica non gli impedisce di muoversi con eleganza su tutto il fronte offensivo, rendendo più facile anche la vita ai propri compagni di squadra, che usufruiscono molto bene dei suoi spostamenti sulla linea avanzata. Lacina è in possesso di un ottimo mancino (ma anche il destro non è male, vedi VIDEO), con cui può sì calciare con potenza, ma anche proporre assist ai colleghi di reparto. E ciò accade molto spesso.
Le sue prestazioni ovviamente non passano inosservate, e già nello scorso maggio alcune squadre importanti muovono i primi passi per trattare il giocatore. Indiscrezioni di quotidiani rumeni, di “Prosport” su tutti, parlano di un’offerta del Napoli di 1,3 milioni di euro: il giocatore incassa i complimenti e fa capire che un trasferimento non sarebbe affatto male (“Non posso pensare di rimanere per tutta la vita al Cluj. Se dovesse arrivare una buona offerta per me che soddisfi anche il mio club, allora sarei pronto a partire”). Nel frattempo si accorge di lui anche Sven Goran Eriksson che decide di chiamarlo nel ritiro pre-mondiale della Costa d’Avorio.
Anche Arsenal e Porto si interessano al lungo Traoré, il Napoli ci prova sino in fondo, cercando di inserirlo nello scambio con De Zerbi, ma invano; l’estate passa e l’ivoriano resta in Romania. Si arriva così alla stagione in corso: 3 gol in 7 gare di campionato (l’ultimo proprio domenica contro il Brasov), esordio con rete in Champions contro il Basilea, fino alla super-prestazione dell’Olimpico contro la Roma. Dove Lacina si vede respingere due conclusioni dai legni: incredibile la prima, quando può servire Juan Culio solo in mezzo all’area, ma preferisce la conclusione personale, che si stampa sulla traversa. “Ma non sono egoista, semplicemente non l’avevo visto. Mi rifarò contro il Bayern Monaco“. Certo, la personalità non manca; peccato però, con due gol alla Roma, la sua quotazione avrebbe preso il volo. Arsenal, Liverpool, Galatasaray, PSV, Schalke e Napoli continuano il pressing: il messaggio dei dirigenti del Cluj, però, è chiaro, “Nessuno tocchi Traoré!”. Difficile.
LA REDAZIONE
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