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La Promessa – Vargas, il futuro è adesso

Da domani la squadra tornerà ad allenarsi in vista di altri test internazionali

E ora si mette il turboman: perché il tempo sta scorrendo via veloce, agosto è alle porte, il rush finale del mercato richiede riferimenti precisi, e solo Vargas può aiutare il Napoli e se stesso a definire il futuro. Dunque, ricapitolando: ci sono doppi per ogni ruolo (tranne sulla corsia) e il 3-5-1-1 «taglia» dall’organico una punta. Ne bastano quattro, con caratteristiche specifiche: Cavani è il titolare e, nel caso d’assenza, il suo alter ego diviene Pandev, come già successo in passato; il macedone è il tenore che sta alle spalle del matador, con Insigne ritenuta la prima alternativa; Vargas è mister X: Mazzarri l’ha provato da prima punta alla Pato, ricevendone risposte assai incoraggianti contro il Bayern e un po’ contraddittorie in allenamento. Ma il talento c’è e si vede e l’analisi al rientro di Dimaro resta ancora vaga, in attesa d’ulteriori riflessioni sulla strada da percorrere: insistere e farlo maturare a Castelvolturno o dargli qualche possibilità in prestito?

TOP SPESA – Le percentuali, d’estate rappresentano un diversivo, ma un acquisto da undici milioni di euro va preservato e l’idea dell’ultima ora, per favorirne ulteriormente l’inserimento, prevede l’affiancamento d’un interprete che accompagni Vargas nell’apprendimento della lingua, un ostacolo rilevante nel primo semestre dell’attaccante cileno ed uno scoglio da superare a piè pari in questa stagione, avviata seguendo il percorso classico d’un calcio completamente diverso per quel ventiduenne di così rilevanti promesse, sostenuto da Mazzarri nel resoconto delle due settimane in Trentino: «Il ragazzo m’è piaciuto e si sta inserendo un po’ alla volta».
QUINTI POTERI – Si riparte domani pomeriggio, (quasi) tutti assieme e appasionatamente verso Pechino, in un processo graduale di crescita da favorire con avversari sempre più rodati: il 29 al san Paolo c’è la «Lete Cup», contro il Bayer Leverkusen e il 1° agosto – sempre a Fuorigrotta – c’è il Bordeaux per l’«Msc Cup»: la quinta del calcio italiano, il Napoli, che sfida la quinta del campionato tedesco e quella del torneo francese, una mossa per cominciare a dare spessore tecnico, tattico ed agonistico alle partite ed arrivare rodati a Pechino.
I LAVORATORI – Le vacanze non sono per tutti e Castelvolturno è rimasto aperto ieri e lo sarà anche oggi, per consentire a De Sanctis e Maggio – arrivati domenica sera, lunedì alla prese con i test – di farsi torturare dalla tabella personalizzata del professor Pondrelli. Poi si ricomincerà a pieno regime, dando un’occhiata alla condizione di salute di Campagnaro e un’altra alla caviglia sinistra di Inler, che nel congedo di Dimaro – contro il Grosetto – ha rimediato un pestone e s’è dovuto arrendere alla metà del primo tempo. Preoccupazione assai relativa, la Cina è dietro l’angolo.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
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