MILANO – Fabio Paratici, ds bianconero, è tra i primi a raggiungere via Rosellini: entra in Lega poco dopo mezzogiorno, dopo un salto all’hotel Hilton brulicante di operatori di mercato. L’ad Beppe Marotta arriva alle 14,20, quando l’assemblea sta per cominciare: è un giorno importante per dare impulso alle trattative, anche se sfuma l’incontro più atteso, quello per Camilo Zuniga. Il Napoli, infatti, è rappresentato dall’ad Andrea Chiavelli, che si occupa di amministrazione e non di strategie, e nemmeno in serata a Sky, al sorteggio del calendario, si presentano altri dirigenti azzurri: sono trattenuti a Napoli dall’amichevole con il Galatasaray, non più preceduta dalla festa, cancellata in seguito alla tragedia della A16.
INFLESSIBILITA’ – Che per il colombiano sia uno snodo importante, è confermato dalla presenza in Lega dell’agente Riccardo Calleri: fa un punto con Marotta e Paratici, in particolare si aggiorna sui prossimi passi, perché solo un rilancio bianconero, o l’estensione della trattativa ad Alessandro Matri, potrebbero scalfire l’inflessibilità del Napoli. Marotta ribadisce la volontà di ritoccare l’offerta, riservandosi di contattare il ds Riccardo Bigon nelle prossime ore: vuole anticipare i tempi, affrontando un sacrificio economico, altrimenti… appuntamento a giugno, quando il colombiano sarà svincolato e libero di scegliere il destino bianconero. Ipotesi anche questa tutta da rivedere, in virtù di quello che è successo ieri sera al San Paolo: Zuniga ha realizzato la seconda rete del Napoli contro il Galatasaray e i tifosi hanno cominciato a cantare: « Chi non salta juventino è », e il colombiano ha saltato una, due, tre volte. A quel punto il San Paolo ha intonato: «Uno di noi, Zuniga uno di noi », e lui ha ringraziato. Pace fatta, quindi, con Napoli e il Napoli.
Fonte: Corriere dello Sport
La redazione
F.G.
