Mazzarri o non Mazzarri, un piano di massima del mercato della prossima estate si può già prevedere. De Laurentiis e Bigon – il ds ha un contratto blindato fino al 2016 – pensano a rinforzi giovani, forti nella mente e nelle gambe, motivati ed entusiasti di sposare un progetto come quello azzurro. De Laurentiis non li cerca necessariamente con il nome altisonante, così come più volte dimostrato. Qualche giorno fa ha spiegato. «Quando presi Cavani dal Palermo non era proprio così famoso».
In questo senso il presidente azzurro sta effettuando le sue scelte, stilando la sua lista di preferiti, dando per scontato il ritorno in Champions League e il tesoretto da 30 milioni che arriverebbe dalla Uefa. Un piano A e un piano B. Un piano con Cavani, un altro senza Cavani. Nel secondo caso, con 60 milioni di liquidità da investire sul mercato. Un passo alla volta. Il Matador, 20 gol quest’anno in serie A, rientra nel valzer dei superbomber che animerà il mercato dei top club da giugno in poi: che vada via non è proprio così scontato, visto ciò che pretende il Napoli per lasciarlo partire. «L’asticella è molto alta per arrivare a lui», le parole del patron. Insomma, sono in tre che possono arrivare a Edi: il Manchester City, il Chelsea e il Real Madrid. Se va via Cavani, ovvio che l’attacco sarà il reparto che verrà ritoccato di più, se non altro a livello di acquisti. C’è Mauro Icardi, per esempio, anche se De Laurentiis è molti infastidito dal gioco al rialzo senza sosta dei suoi agenti. C’è poi Damiao dell’Internacional: un nome che doveva rimanere top secret. Sul brasiliano che ha incantato nell’ultima Olimpiade, c’è una bella relazione: il Napoli ha una sorta di opzione. In Italia piace Floccari della Lazio (sarebbe il regalo a Mazzarri se decidesse di restare) e Alejandro «Papu» Gomez del Catania, anche se Pulvirenti lo valuta circa 20 milioni. Non meno economico Belfodil del Parma: anche qui Ghirardi al momento pensa che il francese costi non meno di 12 milioni.
Prima di chiudere le trattative, però, occorre aspettare la scelta di Mazzarri (che l’Inter corteggia in maniera piuttosto imbarazzante): dovesse restare il tecnico toscano, la sensazione è che tornerà, almeno come base di lavoro, il 3-5-2 delle sue origini, un modulo adattato poi sulle caratteristiche di Hamsik e Pandev. In difesa pare fatta per Diakité della Lazio: non può essere ufficializzato prima di giugno. Arriva a parametro zero. Rolando, arrivato dal Porto, è osservato speciale: deve ritrovare la condizione persa in 6 mesi di quasi inattività. Astori è vecchio pallino: con 10 milioni il Cagliari lo dà via. Ce ne vogliono 15, invece, per Nainggolan, conteso da mezza Europa. Non è facile strapparlo alla concorrenza. Sebastiani, il presidente del Pescara, ha un buon rapporto con De Laurentiis: se il Napoli spingerà veramente per lo slovacco Weiss, avrebbe una pista privilegiata.
Con l’Udinese aperta una doppia trattativa: una porta al difensore Benatia (Pozzo lo valuta 13 milioni), l’altra all’attacante colombiano Luis Muriel (il cartellino costa, al momento 11 milioni). Rimane vivo l’interesse per Nocerino (Milan) e per Immobile (cartellino a metà tra Genoa e Juventus). Questo è un periodo di lavoro intenso per Riccardo Bigon: si informa sui prezzi, chiede l’eventuale disponibilità di giocatore e società. De Laurentiis si fida ciecamente di lui. I vecchi pallini della scorsa estate, potrebbero tornare in auge, anche perché quest’anno vanno in scadenza di contratto: Flamini, per esempio, altro nome indicato l’estate scorsa da Mazzarri. I manager tuttofare hanno già offerto nomi di primo livello: Malouda (in scadenza col Chelsea) e Fabio Coentrao (Real Madrid), da inserire nell’affare Cavani. È il calciomercato. E siamo solo a marzo.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
