Il Napoli di Rafa Benitez ha fretta di venire alla luce. I colloqui fra l’ormai ex allenatore del Chelsea e il direttore sportivo azzurro Bigon sono fittissimi. Ieri il tecnico che ha vinto la Champions League con il Liverpool nel 2005 ha avuto un lunghissimo dialogo con il ds napoletano per continuare la conoscenza, pianificare la stagione futura, programmare le strategie di mercato.
E l’allenatore ha i suoi pallini. La lista del tecnico di Madrid è blindata, ma qualcosa trapela. Ovvio, sono tre anni che Rafone non comincia una stagione e che non getta le basi su una nuova squadra: dopo l’avventura all’Inter è rimasto fermo quasi due anni prima di dire di sì al Chelsea. Ma era già ottobre avanzato. Dunque, sulle scelte di Abramovich non ha avuto alcun peso. Neanche a gennaio. Ora spera che De Laurentiis riesca dove non è riuscito Massimo Moratti: a riportare alla sua corte l’argentino Javier Mascherano, l’olandese Dirk Kuyt e il danese Daniel Agger. Tutti e tre farebbero carte false per riabbracciare Rafone. Il martello argentino è blindato da un contratto col Barcellona che scade nel giugno del 2016. Non spaventa la valutazione di El Jefecito (22 milioni di euro) quanto piuttosto il suo ingaggio: 5,5 milioni a stagione.
Più semplice (sulla carta) la pista che porta all’esterno della nazionale di Van Gaal che al Fenerbahce guadagna poco più di 1 milione all’anno. L’età (33 anni) non fa fare salti di gioia a De Laurentiis. Il danese Daniel Agger è un gigante di 1,91 cm che svetta dal 2004 nella difesa del Liverpool di cui è una bandiera: smuoverlo da lì non è semplice. Lunedì scorso, a Londra, il presidente azzurro ha spiegato al neoallenatore che Hamsik è l’unico incedibile della sua squadra, che il budget di mercato sfiora i 50 milioni (senza tener conto dell’eventuale cessione di Cavani) e che il fair play finanziario è il faro della politica del club. Dunque, si spende ogni anno in base ai ricavi. Così come dice Platini.
I preferiti di De Laurentiis e di Bigon, si sa, sono altri rispetto a ciò che ha indicato Rafa: per esempio Ogbonna, Astori, Ilicic, Osvaldo e soprattutto Jovetic. Il Napoli non molla la pista del montenegrino come spiega Giocondo Martorelli, uno dei collaboratori del manager di Jo-Jo: «La Juve è favorita, ma non escludo le chances degli azzurri». Capitolo Ogbonna: il difensore granata è un pallino che il ds insegue da 15 mesi. La trattativa è in fase avanzata: il Napoli offre 10 milioni e le comproprietà di El Kaddouri e Gamberini. Ma Benitez avrebbe frenato sulla cessione del belga ex Brescia: vorrebbe vederlo prima in azione durante il ritiro e poi decidere se mandarlo in prestito.
Sono giorni decisivi per il difensore piede sinistro del Cagliari: Cellino deve programmare la nuova stagione e lo farà con i soldi delle cessioni di Astori e di Nainggolan (sul belga il Napoli è adesso assai più freddo).
Il Napoli, poi, sta mettendo alle strette Zamparini: non vuole partecipare ad aste per Ilicic. Se il Palermo dice di no all’offerta da 8 milioni, l’affare salta. Bigon cerca anche Jack Bonaventura, il centrocampista esploso quest’anno nell’Atalanta: il dg Marino non fa sconti alla sua ex squadra e fissa il prezzo sui 10 milioni. Cigarini potrebbe entrare nell’operazione Belfodil: la punta algerina ma con passaporto francese che il Parma valuta 11 milioni di euro, potrebbe vestire l’azzurro la prossima stagione. Bigon offre meno della metà e prova a inserirsi anche nella corsa all’esterno Jonathan Biabiany. Chiacchiere di fine maggio, s’intende.
La prossima settimana, Pozzo permettendo, potrebbe essere conclusa la prima operazione con l’Udinese. Non è Benatia (Benitez non lo considera una priorità) ma il serbo Dusan Basta, ventinovenne esterno destro dell’Udinese.
Sempre in attacco, in attesa di capire il destino di Fernando Torres secondo la stampa uruguaiana il Napoli sarebbe al lavoro per Luis Suarez, il bomber del Liverpool nato a Salto come Cavani. Anche su questo nome ci sarebbe lo zampino di Benitez.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
