L’allenatore dell’Inter, Roberto Mancini questa mattina è stato ospite della puntata odierna de ‘La Politica nel Pallone’, programma di Gr Parlamento. Ha parlato di futuro e di mercato, partendo però dal bilancio finale della stagione nerazzurra: “Credo sia stato un buon campionato – ha esordito l’allenatore dell’Inter – Per come eravamo partiti speravamo di centrare la Champions ma avevamo davanti squadre migliori. Essere arrivati quarti non è poi un risultato così brutto”.
Quarto posto da non buttar via, ma dopo un girone d’andata quasi perfetto, l’uscita dalla Champions e l’arrivo dietro a Juventus, Napoli e Roma farebbe presupporre un gap con le “grandi” ancora da colmare: “Negli scontri diretti non abbiamo sofferto, – continua Mancini – anzi a volte siamo stati superiori alle grandi. Con la Juve ce la siamo giocata poi abbiamo perso, con Napoli e Roma siamo stati migliori. Ma alla lunga Juve, Napoli e Roma hanno fatto più punti. Quindi dovremo inserire nuovi elementi che possano aiutare a migliorare chi c’è già per diminuire questo gap, che è piuttosto ampio”. Gap da diminuire con il mercato. Handanovic, Miranda e Murillo interessano a molte squadre in Europa, ma il primo tassello per la prossima stagione sembra esser stato già messo dall’Inter con l’acquisto di Banega: “Banega già preso? Sembra di sì. Ha qualità e carattere, ci sarà d’aiuto. Molti giocatori della rosa sono migliorati e hanno dimostrato di avere qualità. Con un anno in più faranno meglio, così come Kondogbia che nel girone di ritorno è stato importante”.
All’Inter però sembra mancare un bomber come Higuain, ma “uno come lui manca anche alla Juve, – continua il Mancio – Fare 36 gol vuol dire essere giocatori straordinari. Il Napoli parte 1-0 ad ogni gara con uno come lui”. L’Inter però ha la storia piena di grandi attaccanti. Con Eto’o e Ibrahimovic “si vincevano scudetti e Champions” ma un eventuale ritorno dello svedese “non credo possa avvenire. Penso che abbia già deciso il suo futuro ma non credo sia nerazzurro. Peccato perché è un giocatore che cambia le partite”.
Infine il suo futuro sulla panchina dell’Inter, che lo stesso Mancini assicura essere nerazzurro “da zero a cento? Direi cento”. Anche se poi parlando di Nazionale ammette che “se dovesse capitare ci penserei, perché non capita sempre”. Per ora però la testa è all’Inter e alla prossima stagione: “Sento la fiducia della società, non è mai mancata. Però devono essere tutti felici, società e tifosi. – conclude Mancini – Non voglio rovinare un rapporto, è importante capire quali possono essere gli obiettivi, ci vuole tempo. Non si può spendere tanto quindi dovremo stare attenti a non sbagliare”.
Fonte: Gianlucadimarzio.com
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