Meno venticinque: e pensate voi che, in attesa dei fuochi d’artificio d’inizio 2013, quando si «festeggerà» l’avvio del mercato, un manager se ne stia a bordo campo a trastullarsi? Il futuro è adesso: e in queste giornate dense di calcio e di stress, bisogna aguzzare l’ingegno, cercare soluzioni alternative, decidere – in fretta e bene – come intervenire, dove intervenire, quando intervenire. Il piano-invernale è stato già approntato e al «calduccio», nelle segrete stanze di Castelvolturno, c’è una relazione piena così su difensori, centrocampisti e attaccanti pronti per l’uso, uomini vivisezionati attraverso settimane di «pedinamenti».
IL BOMBER – Il mercato è una palude, dalla quale si può essere inghiottiti a sorpresa: un anno fa, di questi tempi, l’Europa intera s’era mobilitata per Eduardo Vargas, un principino sudamericano strappato da De Laurentiis alla concorrenza per dodici milioni di euro: dei soldi, e dei talenti, bisogna aver rispetto; e però servono anche riflessioni per tutelare i propri investimenti. Il tempo è scivolato via rapidamente e Vargas continua ad avere estimatori, pure in casa-Napoli: la chiave per spingersi oltre è dunque il cileno, per ora in bilico tra una conferma e una cessione in prestito. Paese che va storie (eguali) che trovi: nell’estate passata, roba di qualche mesetto fa, pure Ciro Immobile (22) scoprì l’ebbrezza dell’enfant prodige, complice i ventisei gol a Pescara con Zeman, la comproprietà tra Juventus e Genoa. Parlando a voce alta, sull’asse Marassi-Fuorigrotta, è venuta fuori un’idea: e se discutessimo dei giovanotti. L’ipotesi è complessa, ma al Napoli Immobile piace e anche tanto: ma ci sono troppi interessi da far convergere e a De Laurentiis, ovviamente, non interessa acquisire in prestito un giovanotto di belle speranze, farlo eventualmente crescere, maturare e poi restituirlo. Nè Madame, che governa al 50% il destino del bomber di Torre Annunziata, sembra possa essere interessata ad offrire ad una diretta concorrente una soluzione offensiva in più. Però, il nome è lì….
IL CENTROCAMPISTA – Il mercato è anche altro e mentre Donadel sembra abbia più di qualche chanches per andare a Pescara e Uvini ha corteggiatori in Brasile (il Palmeiras, ma non solo), il Napoli scopre di dover ragionare in varie direzioni: la prima, inevitabile, conduce a metà campo, zona che rimarrebbe numericamente scoperta nel caso in cui vada via il mediano; la seconda, è destinata a coinvolgere la difesa, nella quale potrebbe servire un centrale. L’Argentina resta la terra di riferimento di Bigon, ma anche il simbolo d’una continuità filosofica d’un club che laggiù ha messo radici: Bruno Zuculini (20) è cresciuto, è diventato un leader del Racing Avellaneda e della Under 20; e se il Parma non dovesse ripetere le richieste-choc dello scorso luglio, si potrebbe ricominciare a dilogare su Gabriel Paletta (26), che ha fisico ideale per stare in una difesa di Mazzarri.
IL VENTAGLIO – Ma le ipotesi abbondano: mai mollato Ricardo Centurion (19), il Di Maria del Racing Avellaneda, gestito da Alejandro Junior Mazzoni, con il quale però bisognerà prima chiacchierare del rinnovo di Campagnaro. Mai smesso di sognare Domenico Berardi (18) del Sassuolo, per il quale c’è il rischio-asta. Mai dimenticato Richard Ortiz (22) dell’Olimpia Asuncion o Antonio Floro Flores (29), che dalla Spagna vuole tornarsene e a casa sua ci starebbe da principino. Meno venticinque… meno ventiquattro…
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
