Il Tottenham alza la posta a 15 milioni per Capoue e il Napoli non sta al gioco, confermando l’offerta di 10,5 milioni. Così Riccardo Bigon resta a mani vuote, ma con una speranza segreta: quella di aver messo fretta agli Spurs. E se il club londinese fiuta l’affare, ecco che la trattativa per il centrocampista fa il giro dei media e non solo, quanto basta per accendere la lampadina alla concorrenza. Anche se il Napoli, rispetto ai rivali, ha dalla sua il «sì» del giocatore. Un asso nella manica che con l’aiuto dell’agente del colosso di Niort lascia ben sperare sul buon esito dell’affare. Il club azzurro è intenzionato a far pesare nella trattativa il fatto che il giocatore ha espresso il desiderio di giocare in Italia. L’operazione al momento è congelata. Ma il Napoli ha inviato una specie di ultimatum a Franco Baldini, direttore generale degli inglesi: «Non partecipiamo ad aste al rialzo, o il club accetta la nostra proposta oppure ci ritiriamo dalla trattativa», il concetto ribadito in queste ore dal Napoli. Ma che le cose si stiano muovendo lo si capisce anche dal fatto che le due società stanno affilando le armi della trattativa. Il Napoli prepara un’alternativa economicamente più vantaggiosa, il brasiliano Ralf che per meno di 5 milioni (un milione per il prestito, altri 4 per il riscatto a giugno peraltro non obbligatorio) si libera dal Corinthians. Attenzione, rispetto a Capoue è un altro tipo di centrocampista, ma è comunque una carta per far abbassare le pretese. Il Tottenham dal canto suo ha lanciato la sua offensiva per un piccolo gioiello brasiliano che può essere considerato il sostituto di Capoue: si tratta del centrocampista Bernard che gioca Shakhtar Donetsk in Ucraina. Il prezzo del cartellino del 21enne è altissimo: circa 20 milioni di euro. È stato offerto anche al Napoli ma né Benitez né De Laurentiis hanno mostrato particolare fervore. Ma Bernard al Totthenam è la chiave per Capoue. Il Napoli, però, non alzerà ulteriormente l’offerta: se non bastano 10,5 milioni (bonus compresi) si ritirerà. E ritirerà anche Goran Pandev dal mercato, che pure piace molto al coach dei londinesi, Sherwood: un modo per mettere fretta agli inglesi. Perché il Napoli, di tempo, in effetti ne ha sempre meno. Giorno dopo giorno sta già sfumando il sogno di arrivare a M’Vila del Rubin Kazan, nonostante l’opera di convincimento di Rafa Benitez che pure considera M’Vila una prima scelta. Bigon sa bene di non poter aspettare oltre: dunque l’ordine è questo, perché a Napoli sanno che il brasiliano (sicuramente l’obiettivo più semplice tra i tre) anche tecnicamente vale meno dei due centrocampisti francesi. D’altronde Ralf, dopo aver inseguito giocatori ben più quotati (da Song a Gonalons) sarebbe un evidente ripiego. Anche per le ambizioni. Nel frattempo, voci da Firenze parlano di un Montella interssato sempre di più a Pandev. La Fiorentina potrebbe anche chiedere in prestito Dzemaili. Ma senza ulteriori rinforzi, non si muove nessuno. Discorso difensori: il ds Bigon sta provando a portare in azzurro Nemanja Vidic, il difensore serbo che non rinnoverà con il Manchester United. L’ostacolo, enorme, è l’ingaggio del giocatore che nel Regno Unito guadagna 5 milioni di sterline (più o meno 6 milioni). Troppi per un 32enne. Il ragazzone, 1,88 per 84 chili, è nato a Uzice e ha iniziato nella Stella Rossa di Belgrado, poi passato per due stagioni allo Spartak Mosca e da qui al Manchester United. L’Inter ha offerto Ranocchia: ma il difensore viene valutato 12 milioni. Troppo alte le cifre. Capitolo cessioni: Vargas non torna a Napoli. La sua destinazione è il Valencia. Bigon preferisce il club spagnolo anche in vista di possibili operazioni estive.
Fonte: Il Mattino
