Momento di riflessione in casa granata. Dopo gli arrivi di Afriye Acquah, Danilo Fernando Avelar e Byrkir Bjarnason (dettagli ancora da definire) oltre al riscatto della metà in possesso dell’Inter di Marco Benassi, il Torino sembra essersi preso una pausa per definire meglio le strategie di rafforzamento e per rivedere, nel complesso, i propri obiettivi. Una cosa pare assodata, la società di Urbano Cairo si muoverà con decisione soltanto dopo aver (eventualmente) ceduto qualcuno dei suoi gioielli. Con il ricavato dell’operazione si cercherà di colmare la lacuna aperta appunto da una partenza eccellente e magari di aggiungere altra qualità all’organico. D’altronde il ragionamento della dirigenza è quasi inoppugnabile: se non parte nessuno il Torino va già bene così e con i tre acquisti messi a segno la squadra pare più competitiva di quella dello scorso anno nonostante la perdita di Omar El Kaddouri. Soprattutto per quel che riguarda il centrocampo c’è una maggiore possibilità di scelta e oggettivamente si è alzata anche la qualità.
STRATEGIE – Ma è chiaro che il Torino non può né deve fermarsi qui. Anche perché qualcuno dei gioielli granata ormai sta pensando a collocazioni di grande prestigio e trattenerli in organico più o meno con la forza del solo contratto può diventare pericoloso anche per la gestione dello spogliatoio. E i candidati a una possibile cessione, in questo momento, paiono essere Matteo Darmian, con cui si è aperta una trattativa ondivaga con il Napoli, e Bruno Peres. Ma deve arrivare l’offerta giusta. Il presidente Urbano Cairo ha fissato prezzi a dir poco esosi per i propri pezzi pregiati e quindi è ovvio che le trattative, quando si aprono, hanno un alto rischio di chiusura più o meno repentina. Perché il Torino ancora non cede sulle proprie pretese sperando di innescare aste che possano concludersi con la piena soddisfazione del venditore. Venti milioni di euro per Darmian, 15 per Bruno Peres, questi i prezzi fissati dalla bottega granata, spaventano un po’ chiunque si avvicini. Anche perché a queste cifre, normalmente, si trattano attaccanti dal gol facile e non esterni o difensori se non di altissimo valore e comprovato nel tempo. Anche Nikola Maksimovic viaggia intorno ai 12 milioni di euro e quindi pure per lui, molto appetito soprattutto all’estero e dal Milan, le offerte al momento latitano.
IL BRASILIANO – Su Bruno Peres, da qualche settimana, c’è il forte interesse del Porto. Il club lusitano che ha da poco ceduto Danilo, uno dei migliori difensori al mondo, al Real Madrid incassando quasi 32 milioni di euro, sono arrivati a proporre 12 milioni per il cartellino dell’estroso esterno granata ricevendo però in cambio un cortese rifiuto. Troppo bassa per il Torino la valutazione fatta dai portoghesi per il proprio giocatore e quindi niente di fatto. Adesso il Porto sta valutando la possibilità di alzare ulteriormente l’offerta e nel contempo sta esaminando delle soluzioni alternative. L’impressione è che i prossimi giorni saranno decisivi e da Lisbona sostengono che il Porto proverà un nuova assalto avvicinandosi ulteriormente a quanto chiesto dal Torino.
Fonte: Tuttosport
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro