Un attimo per ritrovarlo. Un istante appena per acquistarlo di nuovo, stavolta per intero e per un bel po’ (fino al 2015 almeno): «Pronto Massimo, allora che si fa con Pandev? Tutto okay? Bene». E’ andata pressappoco così la telefonata tra De Laurentiis e Moratti, la sera dell’incontro con Mazzarri che sancì il rinnovamento del progetto tecnico azzurro. Un castello da costruire su una base solida: un macedone, di nome Goran.
IL RAPPORTO – Sì, perché la prima richiesta, il primo acquisto voluto con tutto se stesso dall’allenatore per il suo Napoli è stato proprio Pandev: la pietra su cui fondare il dopo-Lavezzi e la nuova stagione. Mazzarri l’aveva già deciso, aveva già scelto da tempo e anche comunicato la propria intenzione all’attaccante dopo la conquista della Coppa Italia. La risposta? «Se c’è lei, ci sarò anche io». Un rapporto eccezionale, tra i due. Un rapporto cementato giorno dopo giorno sulla fiducia, la stima e il rispetto. Un rapporto nato ad agosto 2011, quando il Napoli riuscì a ottenere il prestito di Pandev sul gong del mercato, e poi cresciuto tra qualche sostituzione gradita poco da un campione come il macedone. «Lo capisco e lo comprendo: uno come lui vorrebbe, dovrebbe sempre giocare», spiegava Mazzarri un anno fa. Beh, è stato di parola.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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