Neto si allontana? E allora il Napoli architetta il piano-B che oggi ha tre nomi sopra tutti: Silvestre in primissima fila, Andreolli dietro, Astori a seguire. Ecco la nuova lista di Bigon che spazia da Milano e Verona e Cagliari, mentre sarebbe non convincente l’idea Paletta (Parma). Dopo aver chiuso un colpo non da poco (Armero è affare virtualmente concluso), il ds azzurro sente raffreddarsi molto la pista che porta al portoghese pescato da Mezzaroma questa estate per poco più di 1,2 milioni di euro: così, ecco partire il «muletto», la soluzione di scorta che resta comunque di alto livello. L’argentino Silvestre è in pole position perché è da più di un mese che il club di De Laurentiis ha lanciato l’amo. Un gancio che con l’esca del prestito oneroso (e il via libera all’operazione che porterà a giugno, a parametro zero, Hugo Campagnaro all’Inter) potrebbe essere rivista leggermente verso l’alto. Ma non di troppo.
Silvestre è considerato prioritario nel caso in cui Neto dovesse davvero e definitivamente uscire dai radar azzurri: perché ha la capacità di fare più ruoli nel fronte della difesa, ed è quello che più di tutti appare gradito a Mazzarri. Al secondo posto di questa lista azzurra c’è Andreolli, altro difensore di esperienza: piace a Palermo, Genoa, Fiorentina e Bologna. Il Chievo, che lo perde a giugno per fine contratto, lo dà via ora solo in cambio di una contropartita tecnica. Con Bigon si è parlato di uno scambio con El Kaddouri o Fernandez, ma il ds azzurro ha risposto picche. Astori è il vero talento: ma dalla sua cessione, il Cagliari cerca di monetizzare il più possibile. Ma l’operazione difesa non scatterà prima del 17 gennaio. Il vertice a tre tra De Laurentiis, Bigon e Mazzarri ha fatto chiarezza su questo punto: non c’è fretta e nessuno può prendere il Napoli per la gola. Anche perché Britos, spinto dalle responsabilità, sta facendo capire perché due estati fa è stato pagato quasi 10 milioni dal Bologna.
Fin qui i dubbi. Le certezze sono sempre le stesse: Armero e Calaiò in entrata. Dossena in uscita. Il colombiano dell’Udinese sarà il primo affare fatto di questo gennaio. L’annuncio non arriva ancora, ma è questione di dettagli. L’ultimo intoppo? Il contratto va tradotto in spagnolo e il giocatore deve liberarsi ancora di uno sponsor. Poca roba. Non preoccupa la voce di un inserimento dell’Anzhi della trattativa. Il Napoli lo considera un bluff. Anche perché Bigon ha chiuso l’accordo da tempo con l’Udinese: prestito con riscatto obbligatorio della metà del cartellino, fissato intorno ai 4 milioni. Ovvio che i manager del colombiano provino, in dirittura d’arrivo, di spuntare qualcosa in più. Nel frattempo chiuso il passaggio di Andrea Dossena al Palermo. Anche qui mancano solo le firme. Zamparini, il patron rosanero, ammette: «Forse però il Napoli non ha fretta per evitare che giochi già domenica».
Capitolo Calaiò. Non è vero che c’è il Palermo a disturbare la trattativa. Il club siciliano non farebbe mai un affronto del genere a Bigon. E allora restano le condizioni di tre giorni fa: il Siena dà via l’arciere solo a titolo definitivo. Prendere o lasciare. Se ne parlerà venerdì alla riunione di Lega. Ma tutte le strade di Calaiò riportano a Napoli. A giugno il Napoli pensa alla grande: Ilicic ed Hernandez sono nel mirino degli azzurri.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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