L’undici marzo scorso, il Wolfsburg si siede in tribuna al Vicente Calderon: c’è il ritorno degli ottavi di Champions tra Atletico Madrid e Milan ed il sodalizio sponsorizzato dalla Volkswagen è rappresentato in tribuna dall’allenatore Dieter Hecking e dal dg Klaus Allofs. Ufficialmente, per concordare con i Colchoneros il futuro dell’ex juventino Diego Ribas, in prestito agli spagnoli, ma di proprietà del club tedesco.
Ma, il vero motivo della missione spagnola di Hecking e Allofs era nell’altra sponda della capitale iberica, quella del Real. Perché, il tecnico ed il dg avevano praticamente tra le mani il cartellino dell’attaccante del Real Madrid, Alvaro Morata, classe ’92. Il bomber dell’Under 21 spagnola con 13 gol in 12 partite, ha chiesto di lasciare la corte di Carlo Ancelotti, consapevole che troverà poco spazio anche nella prossima stagione, chiuso dai vari Ronaldo, Bale e Benzema.
Il Real, inoltre, sta anche cercando un altro grande nome sempre in prima linea e potrebbe finanziarsi proprio con la cessione di Morata, lasciando l’altro canterano Jesé il compito di crescere alle spalle delle stelle della Casa Blanca. La richiesta delle merengues è di almeno 16/17 milioni, soldi che il Wolfsburg era pronto già a convogliare verso Madrid, dopo l’incontro avuto con la punta. Morata era in procinto anche di iniziare un corso di tedesco, quando arrivano un paio di telefonate, quelle che non hai bisogno di tradurre perché, pur se partono da Napoli, già sono in castigliano.
Rafa Benitez ha continuato a seguire l’evoluzione di Morata: 5 gol in appena 620 minuti, con pochissime presenze da titolare sono un segnale importante. Morata, inoltre, ha retto bene anche la pressione di inizio stagione, con il tifo madridista che lo voleva titolare al posto di Benzema, mentre Ancelotti non gli ha mai concesso quella fiducia incondizionata di cui avrebbe avuto.
Il tecnico partenopeo ha attivato la diplomazia degli Higuain, Callejon ed Albiol che hanno contattato il loro ex compagno di squadra, spiegandogli che il progetto Napoli vale molto più anche di uno stipendio più alto che potrebbe percepire al Wolfsburg. “Qui si sta benissimo, la città è meravigliosa, come i tifosi. Il progetto è vincente, possiamo fare grandi cose”.
Morata, che intessa anche all’Arsenal, ha ascoltato e preso una decisione immediata: stoppare, anche se non definitivamente, la trattativa con i tedeschi. Il fascino di Napoli è fortissimo, la presenza degli ex compagni del Bernabeu e la presenza di Benitez rappresentano il classico quid pluris.
Il club azzurro ha, inoltre, ottimi rapporti con la dirigenza del Real e può anche ottenere un piccolo sconto, arrivando a 15 milioni per chiudere l’affare, senza contare che il Napoli continua a seguire anche il terzino destro merengue Alvaro Arbeloa e potrebbe chiudere una doppia operazione per una cifra che supera di poco i 29 milioni.
Benitez vorrebbe Morata anche per la grande duttilità tattica di chi nasce prima punta, ma che nel corso della sua breve carriera si è già adattato a tutti i ruoli del quadrilatero offensivo del 4-2-3-1, modulo che da anni si adotta al Real, potendo giocare come seconda punta pura o esterno offensivo.
Fonte: Marco Giordano per Goal.com
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro