Mentre lo scorso anno i milioni sono stati spesi eccome, questa volta il Napoli vuole vederci più chiaro. La parola d’ordine non è spendere tanto, ma farlo nel modo giusto. Ecco perché per gli obiettivi individuati come fattibili, si sta cercando di limare le offerte per non spendere più del dovuto. I milioni spesi un anno fa per Britos e Dzemaili potrebbero diventare solo un ricordo: stavolta bisogna tutelare il patrimonio, anche a costo di temporeggiare a aspettare un po’ prima di fare gli annunci. I soldi ci sono, ma questo non vuol dire che ogni richiesta fatta al Napoli debba essere accolta senza batter ciglia.
LA SITUAZIONE DI ARMERO. L’Udinese tratta il colombiano col Napoli: il mancino non è stato neanche convocato per il raduno, e quindi è ufficialmente sul mercato. Il Napoli c’è, ma il giocatore è valutato ben 12 milioni di euro. Bigon si è fermato a 6,5 milioni, ma la comproprietà non c’entra. Il club di De Laurentiis non acquista mezzi cartellini, e la cifra non deve far trarre in inganno. L’Udinese ha messo in mezzo Insigne, che ad oggi non si tocca. Quindi toccherà alzare l’offerta: probabilmente 8 milioni basteranno a convincere l’Udinese, probabilmente con un’opzione per Insigne in caso il Napoli decidesse di cederlo in prestito. Accordo col giocatore già fatto: quadriennale da 1,3 milioni di euro. Su questo fronte si attendono buone notizie, ma è il Napoli che deve decidere se andare incontro o meno alle richieste dei friulani.
Fonte: Il Roma
La Redazione
A.S.
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