VERONA – Jorginho piace alla gente che…piace. Napoli, Fiorentina, Milan: sono tutti in fila, da tempo, per corteggiare il brasiliano dai piedi sapienti che sta guidando, in cabina di regia, il Verona in un campionato eccezionale, sicuramente memorabile. Ieri ha giocato per lunghi tratti con autorità e carattere, almeno fino al gol dello 0-1. Poi si è spento, anche se non del tutto, per ravvivarsi all’inizio della ripresa. Ma anche in questo caso Jorginho ha illuminato i reiterati e comunque concreti tentativi di rimonta della squadra allenata da Mandorlini. Che, ovviamente, è il suo primissimo tifoso. «Jorginho per me contro il Napoli è stato il migliore in campo – ha ammesso il tecnico – è fantastico perchè ti dà il tempo di gioco e ti aiuta in fase difensiva. Sarei contento di allenarlo ancora. Però se va via sono contento lo stesso per lui, si merita tutto il meglio possibile e, quindi, si merita una grande squadra».
PRETENDENTI – Qui a Verona se ne sono fatti ormai una ragione, sanno che presto dovranno dire addio a Jorginho. Ieri al Bentegodi era segnalata anche la presenza del direttore tecnico Eduardo Macia, l’uomo-mercato della Fiorentina. Nonostante un’abbondante e giustificata dose di diplomazia, anche Benitez ieri ha osservato Jorginho che, però, nel suo Napoli (4-2-3-1) potrebbe trovare posto solo come uno dei due centrali a ridosso del tridente a sostegno di Higuain. Forse si tratta di una collocazione un po’ scomoda per Jorginho abituato ad avere un…palco tutto suo (davanti alla difesa nel centrocampo a 3 o 4) dove può dettare con autonomia e sicurezza tempi e temi. Protetto da almeno un paio di guardaspalle che gli garantiscono l’incolumità dalle incursioni degli avversari.
FISICO – Quello di Jorginho non è certo… bestiale. Nel senso che ha forza e compattezza, ma sicuramente non è in grado di sopportare gli scontri troppo fisici. Ieri Benitez gli aveva predisposto una marcatura che si sviluppava in due fasi. Pandev e Inler hanno tentato, spesso riuscendovi, di annebbiargli la visuale, di togliergli aria, rendendo meno intense le sue ispirazioni. Ma Jorginho non si è fatto intimidire, ha sempre cercato di non perdere la rotta. Testa alta, ampi gesti con le mani, un vero e proprio direttore d’orchestra che non perde mai il ritmo, anzi.
PROSPETTIVE – Mandorlini vorrebbe trattenere Jorgnho almeno fino al termine di questa stagione per gratificare un’ottima annata. La partenza anticipata del brasiliano porterebbe sicuramente degli scompensi in un gioco che si sviluppa alla perfezione, praticamente a memoria. Napoli, Fiorentina e, soprattutto, Milan lo vorrebbero subito. Ovviamente l’asta che si sta scatenando rischia di far lievitare il prezzo che, in questo momento, è già importante. Il Napoli, che attualmente appare in vantaggio su Milan e Fiorentina, appare intenzionato a investire già 6,5 milioni di euro per la prima metà.
Fonte: Corriere dello Sport
