Balza indietro, il Napoli. Perché la Roma avanza, fa paura, stavolta spaventa sul serio: Sabatini ha pareggiato l’offerta di De Laurentiis. Anzi, a dirla tutta, pare proprio che abbia offerto a Zamparini più di quanto non abbia messo sul piatto il club azzurro. E l’accordo con il giocatore è già nel cassetto da qualche giorno. E allora? Situazione davvero complessa. Valzer mancino: guida Federico Balzaretti (30), e il Napoli ormai non è più la pretendente favorita del biondo giocatore della Nazionale. Sempre meno principe azzurro. Sempre più in bilico. E dunque? L’idea che porta a Pablo Armero (25), la pista che lega direttamente De Laurentiis e i Pozzo, potrebbe tornare presto in voga e di moda: la sfida con la Juve, che a Pechino vivrà il primo culmine stagionale nella notte di Supercoppa, è già cominciata. Nelle notti di mercato.
IL MESSAGGIO – E allora, aggiornamenti. Dovuti, necessari, perché dopo l’amichevole con il Bayer Leverkusen è stato Walter Mazzarri in persona ad aprire le braccia e a lanciare l’ennesimo messaggio pubblico (dopo la telefonata privata): «Se Balzaretti dovesse arrivare, saremmo felici» . Lui più d’ogni altro, perché il mancino del Palermo è il prototipo del giocatore ideale (per il ruolo) dell’allenatore azzurro. La Roma, però, non è mica d’accordo con la tesi e ha rilanciato: 4 milioni e cinquecentomila euro, su per giù, l’offerta recapitata a Zamparini dal club azzurro; qualcosa in più quella di Sabatini, versione giallorosso, al suo antico presidente.
VECCHIA ALTERNATIVA – Oggi, comunque, toccherà al club rosanero parlare a Balzaretti e fare il punto della situazione: il giocatore arriverà in ritiro, si siederà di fronte a Zamparini, registrerà l’offerta di un rinnovo biennale di contratto – con uno ritocco dell’ingaggio – e poi anche la proposta di un futuro da dirigente. Magari da team manager. E il Napoli? Fermo ad aspettare, non può fare altro. E poi a pensare alle alternative. Nuove e magari anche vecchie: tipo Armero, che a sinistra è un trattore vero e che, sotto la guida di Mazzarri, potrebbe raffinare la disciplina tattica e aggiustare anche un po’ il tiro, spesso alto, lontano dal campo. La Juve lo cerca, punta al prestito, ma l’Udinese ha spiegato spesso che il colombiano si muoverà soltanto con un’offerta articolata, come minimo, partendo dalla comproprietà.
L’ATTESA – Tutto in stand-by, comunque. Tutti buoni ad aspettare che Balzaretti sciolga definitivamente le riserve, prima di arrendersi e lanciare nuovi assalti decisi verso altri obiettivi. Attesa, sì, la medesima vissuta da un talento argentino di nome Ezequiel Cirigliano (20), faro vero del centrocampo del River Plate che il Napoli ha messo in ghiaccio in attesa di capire l’evoluzione di una serie di situazioni. La prima legata a Walter Gargano (28), finito come ogni anno sull’orlo del mercato ma come sempre pronto e battagliero a riconquistare il posto da titolarissimo: la Fiorentina lo vuole, s’è mossa, ma l’offerta di rilevarlo in prestito non ha convinto e non è piaciuta. Tutto sommato, il Napoli si priverà dell’uruguaiano soltanto in costanza di un bel po’ di milioni.
PASSI AVANTI – Diversa, invece, è l’attesa di Marco Donadel (29), che sta correndo e sta sudando per dimostrare a Mazzarri che c’è ancora. Che può contare, finalmente, su di lui. La jella lo ha perseguitato e la stagione 2011-2012 è andate a farsi friggere, d’accordo, ma lui ha voglia di raccontare a Napoli che è ancora quel giocatore affidabile conosciuto con la maglia della Fiorentina. Passi in avanti, per lui: la conferma non è mica un miraggio.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.