Ripiegare le ali sul più bello, che brutta cosa. Quello di Gabbiadini è un addio lunghissimo, pieno di grazia, lucentezza e rimpianti. E dopo tre gol uno dietro l’altro, il dispiacere è ancora più grande. Ma il dado, si sa, è tratto da tempo. Oggi non esistono molto possibilità che Gabbiadini resti. E lo ha voluto lui. Pagliari, il suo agente, ha anticipato che andrà in Premier o in Bundesliga. Ma ieri, uno degli intermediari, Cannella, ha ammesso che «il prezzo fissato dal Napoli non è quello giusto». Chiaro, non sarà semplice trovare un punto di incontro tra la richiesta del club azzurro (20-22 milioni) e la valutazione di Wolfsburg e West Bromwich, non sono disposte a spingersi oltre i 16 milioni. «Anche perché non si può pensare che la valutazione sia la stessa di questa estate». Gabbiadini avrà ancora un’altra occasione per salutare il pubblico di Napoli: la gara con il Pescara. Domenica, in panchina, potrebbe esserci in contemporanea, Manolo, Pavoletti e persino Milik se oggi il professore Mariani darà il via libera al rientro.
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