Mauro Icardi costa appena quindici milioni di euro, ingaggio escluso. La Sampdoria fissa il prezzo, confermando quello che il ds del Napoli, Riccardo Bigon, aveva fiutato da molto tempo: il bomber argentino non è ancora dell’Inter. Maurito costa esattamente 14 milioni e 700mila euro in più di quanto la Sampdoria l’ha pagato. E 15 milioni in più, cioè tutti, di quanto quei geni della caldera del Barcellona l’avevano avuto in regalo. Sentite Osti, il ds del club blucerchiato. «A giugno valuteremo il suo futuro, ma il suo agente ha rifiutato la nostra proposta di prolungamento, che io considero più che dignitosa. Quanto costa? Il valore può avvicinarsi ai 15 milioni di euro, ma se segna così, il valore può salire». Il fatto che Icardi non si neghi alla corte del Napoli (in concorrenza con l’Inter e negli ultimi giorni anche dell’Arsenal) dimostra che l’appeal azzurro sta tornando quello di un tempo. «Ma noi non prenderemo parte ad aste», disse poche settimane fa Bigon gonfiando il petto e ben capendo cosa avessero in mente il procuratore di Icardi e il club doriano.
Tant’è, che giusto per mescolare ancor di più le carte e ribadire che con l’Inter c’è un’intesa ma non c’è nessun accordo, le parole dell’emissario italiano di Moreno, il manager principale del baby di Rosario: Ulisse Savini spiega che «Napoli e Inter adesso sono alla pari nelle preferenze… sceglieremo con calma a giugno». Una mossa da stratega dei rilanci. Al Napoli piace. E molto. Ma De Laurentiis è stato chiaro: nessuna pazzia per Icardi.
Nemmeno se dovessero entrare in cassa i 63 milioni di Cavani. Occhio al condizionale, perché al momento nulla è certo. Nonostante Manchester City e Real Madrid spingano sull’acceleratore con Triulzi e Anellucci, i due procuratori dell’uruguaiano. Florentino Perez, confermano da Madrid, vorrebbe avere uno sconto sul cash, provando a inserire l’esterno portoghese Fabio Coentrão, cresciuto nel Benfica e da un anno e mezzo alle merengues. Il Napoli, però, vuole solo il pagamento in contanti della clausola rescissoria.
Savini non ha solo la procura italiana di Icardi: è anche il manager di Diakité, il 23enne difensore della Lazio che a giugno andrà via a parametro zero. Ammette: «Vedrò il Napoli nei prossimi giorni per chiudere. Ci siamo quasi…». Notizia che manderà su tutte le furie Lotito. Cose da mercato: non a caso il Napoli ha perso proprio così Campagnaro, che dal primo luglio sarà dell’Inter che lo prende senza versare un euro nelle casse azzurre. Con la Sampdoria tengono banco anche altre due operazioni: Pedro Obiang, 22 anni, e Nenad Krsticic, 21 anni. Entrambi, al contrario di Icardi, hanno prolungato fino al 2017. Questo non significa che il presidente Garrone non li venda. Se ne parlerà a giugno.
Il Napoli non vuole trovarsi allo scoperto in caso di addio di Cavani: allora prova a strappare un opzione per Leandro Damiao, dell’Internacional di Porto Alegre. «Damiao meravigliao» è una prima scelta: valutazione stellare, circa 22 milioni di euro. Ha 23 anni e ha cominciato come faticatore del centrocampo in squadrette alla periferia di San Paolo. Prendeva qualcosa come 15 euro a partita. Poi lo ha preso l’Internacional. Ma per le giovanili. A 19 anni. Come dire: e chi ci crede. La folgorazione nell’agosto 2010 quando entra e segna il 2-1 nella finale Libertadores al Guadalajara (l’Internacional vincerà 3-1). Non si ferma più: 94 presenze, 42 gol.
Il mercato del Napoli potrebbe fare tappa importante a Pescara. Uno degli obiettivi è l’eroe dell’ultimo sudamericano Under 20: Juan Fernando Quintero, 20 anni centrocampista di piede sinistro. Sempre del Pescara e della scuderia di Raiola fa invece parte il 23enne slovacco Vladimir Weiss. Altri affari sotto la voce Napoli: Ishak Belfodil il 21enne franco-algerino del Parma. Sette gol in 24 presenze quest’anno per lui. Valutazione? 11 milioni. Più o meno quello che vuole l’Udinese per il 21enne Luis Muriel.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
