Buenos Aires, Napoli: che intrecci. Gira sempre più da quelle parti, il mercato azzurro. Gira e rigira nei meandri della Provincia di Baires: tra Ezeiza, dove è in ritiro la Seleccion del Pipita Higuain e Javier Mascherano – l’obiettivo numero uno di Rafa -, e Campana, sede del pre ritiro Mundial della Colombia di Camilo Zuniga. E di Victor Ibarbo: «Il Napoli? E’ un onore sapere di essere stimato da un club così prestigioso».
Uomo mercato. E allora, la storia di mercato al sapore Cafetero. Una vicenda che si slega dall’argomento prediletto del momento, il centrocampo, e che vira verso l’attacco: il regno di Ibarbo. La freccia del Cagliari; il virtuoso del dribbling che, quando la giornata dice sì, è a dir poco imprendibile. Tecnica e muscoli, 24 anni, talento e istinto, velocità e potenza esplosiva: numeri veri, nel carnet. E lunga lista di estimatori: Napoli, certo, e poi Juve, Inter e Roma. In Italia: in questi giorni, tanto per dirne un’altra, il suo manager, Calleri, è stato intercettato in Germania, altro Paese pieno di estimatori come pure Inghilterra e Spagna (persino del Barça s’è detto…). Mica male, vero? «Mi inorgoglisce, è ovvio: apprendere certe cose fa davvero piacere».
L’ambizione. Sì, claro, soprattutto perché significa che il livello schizza. Come le sue ambizioni: «L’anno prossimo voglio giocare la Champions. Voglio giocare anche in Europa». La scena delle stelle. Brilla quella del Napoli. «Ripeto: se una squadra così importante mi segue, e se un grande tecnico come Benitez può pensare a me, non posso che essere felice» . Già. E del resto piace a tutti, in casa azzurri, il gigante Victor: da Rafa, che nel suo tris di trequarti lo potrebbe lanciare a occhi chiusi, a De Laurentiis e Bigon.
Il nodo. E ora? Beh, attesa. Anche perché il Cagliari ha appena cambiato proprietà, con tanto di annuncio di conferma dei pezzi pregiati della casa, e il Mondiale è dietro l’angolo: Ibarbo attende le decisioni di Pekerman e lavora in vista delle due amichevoli con il Senegal e la Giordania, in programma rispettivamente sabato e giovedì prossimo a Buenos Aires. « Tocca star tranquilli in vista delle convocazioni definitive: abbiamo lavorato tutti bene e siamo tutti candidati » . L’impressione è che lui, in Brasile, ci sarà.
Fonte: Corriere dello sport
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