Dall’azzurro Napoli al celeste Lazio, il passo cromatico è breve. Solo quello però. Dietro a quel colore più scuro c’è tutto un modo diverso di pensare, di vivere, di concepire il calcio. La squadra romana, nata in origine per rappresentare la “Roma bene”, e quella partenopea, che invece racchiude dentro di se i sentimenti di tutta Napoli e provincia, diventando addirittura la squadra simbolo del Mezzogiorno d’Italia. Pochi punti in comune, in campo e sugli spalti, ma anche in sede di calciomercato. Bruno Giordano uno dei pochi ad aver cambiato casacca, dalla Lazio invischiata in retrocessioni e calcioscommesse al Napoli di Maradona, con cui vincerà lo storico primo Scudetto. Poi poco o nulla tra Lazio e Napoli. Un tecnico condiviso, con Edy Reja prima impegnato a portare il Napoli dalla C alla A e poi dritto sulla panchina di una Lazio in affanno, brillantemente rivitalizzata dal tecnico goriziano. Eppure, quest’estate sembrava che due giocatori biancocelesti fossero molto vicini al passaggio al Napoli. Parliamo di Hernanes e Candreva. Giorni e giorni di rumors, presunte trattative, indiscrezioni, e poi nulla. Ma nei frenetici giorni di luglio-agosto sembrava davvero che i due potessero imboccare la Roma – Napoli in direzione Castelvolturno.
Anderson Hernanes de Carvalho Viana Lima, nome troppo lungo, conosciuto ai più semplicemente come Hernanes. Cresciuto ed esploso nel San Paolo, da quattro anni gioca a buoni livelli con la maglia biancoceleste. Nei primi giorni dell’era Benitez il suo nome circolò insistentemente come alternativa a Marek Hamsik. Smentite fioccavano dal diretto interessato e dal presidente della Lazio Lotito. Ma quando di qualcosa se ne parla troppo, state certi che dietro c’è sempre un fondo di verità. Hernanes per il momento è e resta della Lazio. In futuro non si sa. Il contratto in scadenza nel 2015, se non rinnovato, potrebbe però farlo diventare un pezzo pregiato del prossimo mercato. Il Napoli può farci un pensierino, anche se non è il solo.
Antonio Candreva, carriera divisa tra Livorno ed Udine, con una parentesi poco felice alla Juve. Poca lungimiranza dei dirigenti bianconeri che, dopo solo sei mesi, non lo riscattarono, rimandandolo ad Udine. Da da qui in prestito a Parma, a Cesena e poi a Roma, dove la Lazio lo preleva in comproprietà. Prima del passaggio in maglia biancoceleste, c’è stato il primo contatto tra il Napoli e Candreva; fu valutata un’ipotesi di scambio con Santana che poi non andò in porto. Con la maglia della Lazio l’esterno d’attacco classe ’87, romano doc, comincia ad esprimersi ad altissimi livelli, vestendo anche la maglia della nazionale italiana.
In estate il Napoli ci ripensa. Siamo sempre nei primi giorni dell’era Benitez ed il Napoli ha bisogno di completare la trequarti. Moltissimi i nomi. Anche tra gli opinionisti c’è un partito “filo-italiano” che spinge per la coppia Candreva-Cerci. Alla fine vincerà la linea internazionale, e il Napoli preleverà Mertens e Callejòn. Ma se per Cerci il rifiuto del Toro alla cessione era chiaro sin dalle prime battute del mercato, Candreva è stato veramente vicinissimo al Napoli. La situazione della comproprietà tra Lazio ed Udinese e le altissime richieste di Lotito, frenarono però tutto. Candreva resta quindi in biancoceleste, per la terza stagione, anche per lui l’azzurro, per il momento, è quello più chiaro.
A cura di Giancarlo Di Stadio
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