Maxime Gonalons ha probabilmente un pregio, quello dell’equilibrio: nonostante sia stato infatti uno dei giocatori più chiacchierati della stagione sull’asse Francia – Italia, ha sempre messo i suoi doveri di capitano del Lione di fronte a qualsiasi notizia, rimettendo i propri voleri senza batter ciglio nel momento del bisogno. Il legame con il Lione è di quelli a doppio filo e Maxime non si sarebbe mai sognato di lasciare, nel momento del bisogno, il club che l’ha fatto crescere e che soprattutto l’ha aiutato e aspettato nei momenti difficili (nel 2008 rischiò l’amputazione di una gamba per un’infezione e l’anno successivo firmò il suo primo contratto da professionista).
Via libera. Anche nella conferenza stampa che ha anticipato la finale di Coppa di Ligue 1, tra Lione e Paris Saint Germain, Gonalons è apparso conscio del suo ruolo di capitano, anche se forse non ha saputo nascondere nell’emozione quella sensazione di addio nell’aria. Nella mattinata che ha preceduto l’appuntamento con la stampa, il presidente Aulas aveva infatti rilasciato un’intervista al quotidiano regionale Le Progres in cui affermava che in estate non ci sarebbero stati problemi per la partenza di Maxime: «Ho detto a Maxime che non potevo cederlo a gennaio, lui mi ha chiesto di lasciarlo andare a giugno e ho intenzione di rispettare l’impegno preso. Al momento comunque non abbiamo un accordo con il Napoli»
Imbarazzo. Forse è stata proprio questa dichiarazione a far arrivare il capitano del Lione quasi con un’aria impaurita di fronte ai giornalisti presenti, ma non per immaturità, ma piuttosto per non toccare l’equilibrio delicato di un gruppo che sta per affrontare la partita più importante dell’anno: «Senza Ibrahimovic il Psg è un’altra squadra, la sua assenza è molto pesante non solo per loro, ma perché anche gli avversari scendono in campo con un pensiero in meno. L’eliminazione con la Juve ci ha consentito di crescere e di affrontare al meglio questo finale di stagione». A gennaio tutto sembrava pronto per la sua partenza verso Napoli: il contratto era pronto e solo il cambiamento d’idea dell’ultimo minuto del presidente Aulas, che fece non poco innervosire Aurelio De Laurentiis, tagliò di netto ogni speranza.
Voltafaccia. Le contrattazioni andavano avanti dal mese di novembre e lo stesso Gonalons in tv aveva dichiarato che una squadra come il Napoli sarebbe stata l’ideale per crescere e maturare in Europa: «So che sono uno dei loro obiettivi e fa piacere essere seguito da un club storico come loro. Penso che una volta finita la stagione ne riparleremo più concretamente». La trattativa nonostante un’improvvisa accelerazione ebbe, com’è noto, la sua conclusione in diretta radiofonica nei primi giorni di gennaio sulle frequenze di Rmc, dove il presidente Aulas sbatté la porta in faccia al club partenopeo, già pronto ad accogliere il giocatore: «Vi regalo uno scoop, Gonalons non andrà a Napoli. Remi Garde mi ha chiesto di tenerlo nel gruppo, ho rifiutato un’offerta di 17 milioni».
Futuro. La stagione ora volge al termine e questa volta – dopo l’ok del presidente – l’allenatore del Lione non potrà far più opporsi alla partenza del centrocampista 25enne. Gonalons ieri con molta eleganza non ha voluto turbare l’ambiente, in modo da spiccare poi il volo lasciando, dietro di sé, il ricordo di un trofeo importante come quello di Coppa di Ligue 1 da sollevare, forse, stasera allo Stade de France.
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fonte: Corriere dello Sport
