Il manuale del mercato di De Laurentiis ha una guida introduttiva con 5 punti-cardine. Punto A: a maggio, alla conclusione del campionato, verrà fatto lo sforzo economico più importante con l’annuncio ufficiale dell’ingaggio di Maxime Gonalons. Punto B: mirini puntati sui giovani «adulti» tralasciando in secondo piano il campione strapagato (per dire, un Fernando sarebbe l’ideale e un Mascherano assolutamente no). Punto C: i modelli a cui riferirsi sono Borussia Dortmund e Atletico Madrid. Punto D: tetto ingaggi da mantenere sulla cifra attuale (75-80 milioni) e senza la necessità di abbassarlo nonostante i gironi di Champions siano legati ai playoff di agosto. Punto E: il ruolo sempre più importante nelle decisioni di mercato di Andrea Chiavelli, consigliere delegato del club azzurro, che affiancherà nelle scelte il ds Riccardo Bigon.
Gonalons è affare praticamente fatto: De Laurentiis, non è un caso, ha evitato saggiamente di andare alla rottura con Aulas quando il presidente del Lione cambiò pubblicamente idea sulla cessione del 25enne dell’Olympique. Dietro il no di Aulas c’era un «ci vediamo a fine stagione», ovvero quando sarà più facile per i tifosi del Lione accettare l’idea di un addio del loro capitano. Un po’ come fece il Milan con Kakà. Napoli e OL sono d’accordo su tutto: cartellino valutato 14 milioni e al giocatore un quadriennale di 1,8 milioni. Peraltro del Lione piacciono anche il difensore Umtiti, classe ’93 e gli attaccanti Lacazette e Gomis.
In difesa il nome forte, emergente, è quello del 22enne Kalidou Koulibaly, senegalese ma con passaporto francese del Genk. Con 5 milioni può arrivare a titolo definitivo: è un gigante di 1,95, piede destro, che gioca centrale ma anche terzino destro. A giugno il Napoli saluterà alcuni dei suoi senatori: Pandev e Britos di sicuro e, forse, Maggio. Servirà allora almeno un altro attaccante e in pole c’è Abel Hernandez, uruguaiano 23enne del Palermo e attaccante molto eclettico che farebbe la gioia di Benitez. Ieri Zamparini, patron dei rosanero, ha ammesso: «È vero, il Napoli mi ha chiesto il prezzo». Poi, ovvio, volpone com’è, ha spiegato che ci sono anche Roma e Inter in agguato. Giusto per scatenare l’asta. A Rafa non dispiace Muriel, ma l’Udinese ha sparato altissimo. C’è tempo per riparlarne.
Occhio a sinistra per luglio: c’è Sandro, Porto, valore sui 10-12 milioni che così tanto ha impressionato Benitez nella gara di andata di Europa League lì in Portogallo. Strapiace, e non poco, Fernando, che è vero che ha rinnovato a gennaio col Porto ma ha una clausola fatta appositamente per farlo andare via: circa 11 milioni. Situazione complicata: Fernando vuole un ingaggio da top player, ovvero 5 milioni all’anno. A queste condizioni, il Napoli girerà alla larga. Il «polpo» lo sa bene, ma è davvero l’uomo giusto per il salto di qualità della mediana azzurra.
Non è mai tramontata l’idea Thomas Vermaelen che, tra il gruppo degli inglesi (Agger, Skrtel, Vertonghen e William) è l’obiettivo più alla mano. Rafa ne ha parlato con Wenger che pare gli abbia confermato che il centrale belga è in lista di sbarco, chiuso com’è da Mertesacker e Koscielny. Poi ha un contratto che scade a giugno 2015: quindi il rischio è vederlo partire a parametro zero.
Fonti accreditate tengono sempre in proiezione Napoli, la rivelazione dell’Hellas Verona, Iturbe. La Roma è da tempo in pole, ma il Napoli prova a dar fastidio ai capitolini, con i quali è destinato a darsi battaglia nel corso di questo mercato. Sempre con il Verona, Bigon si vedrà presto per riscattare la metà di Jorginho.
Fonte: Il Mattino
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