Il Napoli sta sbancando in quanto a colpi di mercato e a meritati titoli dei giornali. Oltretutto ora si può dire che contenda ampiamente lo scettro di regina del mercato alla Juventus, per lo meno sulla carta e per quanto possa contare l’estate. E una ciliegia tira l’altra, questo è noto e pare corrispondere esattamente alla strategia in corso a Castelvolturno.
Per farla breve, è arrivato il sì dello slovacco Skrtel, elemento ritenuto imprescindibile da Rafa Benitez nel disegno della nuova difesa a quattro partenopea dopo anni di meccanismi totalmente differenti con Walter Mazzarri: il gigante del Liverpool ha sciolto le riserve e con ogni probabilità dirà no alle offerte russe per ricongiungersi con il tecnico spagnolo anche a costo di rinunciare qualcosa a livello di ingaggio. Pare per di più che i Reds siano giunti al punto di mollare sul prezzo (10 milioni) per accettarne 7 più bonus da parte di De Laurentiis. Astori resta un’alternativa, Ivanovic inarrivabile.
Ma anche di retroscena si vive in quel di Napoli. Tra questi lo strano caso di Leandro Damiao, ora vicino davvero al Southampton che mette sul piatto 26 milioni di euro pur di arrivare al centravanti brasiliano dopo aver incassato il no di Osvaldo. Gli azzurri si sono fermati a 20 e il giocatore vuole comunque una piazza dove esser certo di giocare (il suo tempo in Brasile a Porto Alegre pare terminato) per non perdere l’appuntamento con il mondiale carioca 2014. Higuain in questo senso fa parecchia paura.
Per questo lo stesso Napoli a livello tecnico preferirebbe alzare la posta per un profilo leggermente diverso come quello di Jackson Martinez o comunque andare su un centravanti dalle caratteristiche differenti come il paraguayano Cardozo (che sembra però vicino al Fenerbahce). Insomma, Damiao sarebbe sedotto e abbandonato. Dal Napoli come dal Tottenham che pure un centravanti lo andrà fare con o senza la cessione di Gareth Bale al Real Madrid.
In ultimo, una chicca: il Milan ci ha provato per Insigne, consigliato da Devis Mangia e tecnicamente analogo al fiorentino Ljajic sul quale a Milano nessuno più si nasconde. Il tentativo andato a cattivo fine da parte di Galliani non escludeva l’incrocio con El Shaarawy, chiesto da Bigon ma non alle cifre valutate dal Milan (Insigne più conguaglio di 15 milioni). I vertici rossoneri avevano anche provato a giocare la carta dell’ingaggio visto che Insigne è fermo a 700.000 euro annui sotto il Vesuvio: un milione e 700.000 euro ingolosiscono l’entourage di Insigne che però anche in prima persona non pensa minimamente a uscire dal grande progetto Benitez proprio nell’anno più interessante dell’ultimo ventennio partenopeo.
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