Lo chiamano mercato di riparazione, quello di gennaio. Eppure, nel caso di Nainggolan, si è trattato di un acquisto chirurgico, per completare al meglio la rosa anche in vista della stagione che verrà. Era il più corteggiato Radja, l’ha preso la Roma. Che ha trovato il giocatore giusto per assicurarsi il secondo posto. Lo voleva Allegri, per aumentare da subito il tasso di qualità e dinamismo nel suo centrocampo. Ci ha provato il Napoli, troppo tardi: le telefonate con De Laurentiis a trattativa ormai quasi chiusa con la Roma. Ci ha sperato l’Inter, poteva essere l’indonesiano in campo dell’era Thohir. E si era mossa anche la Juve. Ricordo ancora i contatti di metà gennaio tra Marotta, Paratici e l’agente Beltrami, quando a Torino chiedevano tempo per intervenire, magari cedendo prima un attaccante. Proprio dopo Juve-Roma e la bruciante sconfitta, l’accelerata decisiva di Sabatini, che chiamò Beltrami per convocarlo nel cuore della notte. Con Cellino da Miami, collegato al telefono per il si’. A distanza di tre mesi, quel rinforzo si è rivelato determinante. Non solo per il gol di Firenze, ma per il contributo dato ogni volta che è stato chiamato in causa da Garcia. Riparatore no, decisivo sì. Anche per non averlo fatto prendere alle altre. E nell’uovo di Pasqua, il suo sorriso non è una sorpresa.
Fonte: Gianluca Di Marzio per calciomercato.com
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