Gianluca Di Marzio: “L’incontro londinese con Benitez è andato bene”

Mentre il Monaco pigliatutto ne compra altri due, Moutinho e James Rodriguez, spendendo altri 70 milioni, da noi siamo alle prese con il mercato delle panchine. Che piano piano va delineandosi. All’Inter, dopo aver programmato per settimane il futuro con Stramaccioni (riunioni su riunioni, trattative impostate per il 4-3-3, parole e messaggi di fiducia), Moratti ha deciso di cambiare, troppo desolante il finale di campionato nonostante i mille infortuni. Così, ha vinto quella parte della società che da tempo (ne parlammo alcuni mesi fa proprio qui) spingeva per la rivoluzione, nel nome di Mazzarri. Il presidente non sembrava convinto, i segnali erano quelli della continuità, poi ha prevalso l’esigenza di dare una scossa a tutto l’ambiente e presto la svolta si consumerà ufficialmente. Anche al Milan, dove Allegri si è (giustamente) stufato delle uscite pubbliche e private di Berlusconi, non è bastato il filtro di Galliani. Il rapporto è ormai logorato, per il bene di tutti si va verso un divorzio consensuale che permetterà poi ad Allegri di accettare il triennale offerto della Roma, quello stesso contratto che invece Mazzarri non aveva voluto firmare, troppo attratto dal desiderio di sedere sulla panchina dell’Inter. Berlusconi dunque dovrebbe riuscire a completare il suo progetto, nato a inizio dicembre: esattamente il 7, giorno dell’incontro milanese con Seedorf, al quale promise il posto da allenatore del Milan. Il suo ritorno pero’ non raccoglie grandissimi consensi, da Milanello a via Turati, ecco perché Galliani sperava e spera forse di trovare una soluzione diversa, magari spingendo profili diversi come quelli di Van Basten, Gattuso o Mangia (sponsorizzato da Sacchi). Al momento, non sembrano esserci molti margini per un’alternativa, Berlusconi avrebbe già deciso così. Nonostante Seedorf, tra l’altro, non abbia la “licenza” per allenare in Italia: l’olandese si è comunque fatto fare un corso a domicilio in Brasile da un dirigente della sua federazione, sperando di avere poi il via libera anche per la serie A. Tanto lo sappiamo, una formula si troverà, ogni anno ci sono situazioni simili nel nostro campionato. Basterà affiancargli Tassotti o un altro ex provvisto di patentino. Nel frattempo, i rossoneri stanno chiudendo per un difensore a scadenza, l’argentino Civelli, gigante del Nizza. Seguito più volte quest’anno, Civelli è diventato famoso per il bacio provocatorio a Ibra durante la sfida col Psg: il Milan ne ha apprezzato le doti fisiche e realizzative (5 gol), frenando solo una decina di giorni fa dopo una brutta sconfitta del suo Nizza. Osservato nuovamente nell’ultimo week end, Civelli sembra aver ormai fugato gli ultimi dubbi, Galliani è convinto possa essere una buona occasione, anche e soprattutto perché a scadenza. Torniamo agli allenatori, con il Napoli che conta di chiudere nei prossimi giorni con Benitez: nonostante i depistaggi di De Laurentiis, l’incontro londinese con Rafa è andato bene, ottima l’impressione reciproca. Adesso dovranno essere definiti i vari dettagli, ma la strada sembra ben delineata. Anche perché il Psg, che aveva pensato all’ormai ex allenatore del Chelsea (e a Luis Enrique), adesso sembra sempre più convinto di affidare la guida tecnica a Leonardo, a cui mancava e manca l’adrenalina del campo e della partita. A proposito di brasiliani, la Lazio sta riallacciando i rapporti col Santos (e con il fondo che detiene parte del cartellino) per Felipe Anderson, tra i migliori in campo anche nell’ultima contro il Corinthians: nelle ultime ore, a San Paolo, è ripartito il dialogo tra i club, ma serve l’affondo decisivo anche per anticipare il possibile sorpasso dell’Atletico Madrid, molto interessato al gioiellino brasiliano. Può tornare, invece, in patria Neto, il portiere della Fiorentina. C’è il Vasco che preme, l’affare si potrebbe anche fare. Non in Brasile, ma in Spagna volerà in queste ore la Juve: viaggio a Madrid e incontro col Real per Higuain, presenti anche i rappresentanti dell’argentino. La Juve ha già il sì del suo connazionale Tevez, ma prima di affondare col City vuole capire oggi i presupposti economici dell’operazione con il club di Florentino Perez. Il prossimo passo poi sarà aprire una trattativa con la Fiorentina per Jovetic. Ma i viola in questi giorni sono più concentrati a risolvere il caso Pizarro: il centrocampista cileno ha fatto sapere attraverso il suo nuovo agente di voler andar via, in cerca di nuove motivazioni. Forse l’amarezza per com’è finita domenica sera, magari qualche segnale da altri club (anche se offerte concrete non ne sono arrivate alla Fiorentina), sicuramente un problema in più da risolvere per Pradè e Montella. Che intanto già pensano al possibile erede: Lodi, in partenza da Catania. Sempre che il Monaco non sia interessato anche a lui…