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Gianluca Di Marzio: “Il Napoli ha offerto 22 milioni per Doumbia, ne servivano 30”

A mercato finito, emergono sempre trattative rimaste segrete, operazioni impostate in silenzio, magari saltate sul più bello. In questi giorni, per esempio, ho scoperto un paio di affari che il Napoli avrebbe voluto fare, due giocatori seguiti a lungo, richiesti alle rispettive società, ma soltanto sfiorati per il rifiuto dei club d’appartenenza.
Uno è Nainggolan, il centrocampista millepolmoni del Cagliari, mezzo indonesiano e mezzo belga, trascurato -e non si capisce perché- dal Ct del Belgio, vallo a capire questo Leekens. Bigon l’ha studiato parecchio, poi ha deciso di passare all’attacco: i primi abboccamenti con l’agente (Alessandro Beltrami), il gradimento di massima, la resistenza del Cagliari. E’allora intervenuto anche il presidente De Laurentiis, una telefonata al collega Cellino, la doppia offerta preparata ma respinta: 5 milioni per metà cartellino o 9 per tutto il giocatore, prendere o lasciare. Lasciare, perché Cellino disse no, assolutamente no, chissà che l’interesse non torni buono alla prossima occasione. E l’altro ? Si chiama Doumbia, è ivoriano, in nazionale fa coppia con Drogba, nel Cska Mosca ha segnato settimana scorsa due gol al Lille, tanta roba. Il Napoli ha acceso i suoi radar da quando giocava nello Young Boys, in Svizzera segnava una partita sì e l’altra pure, i russi lo strapparono alla concorrenza spendendo poco più di 5 milioni, 6 compresi i bonus per l’esattezza. L’anno scorso, poi, Doumbia ha fatto ancora meglio, ne sa qualcosa il Palermo che l’ha incrociato in Europa League. Così, a Castel Volturno (il quartier generale azzurro) hanno prima verificato la fattibilità dell’ingaggio (1,8 più i premi: l’attaccante pronto ad accettare) e poi deciso di stanziare una cifra per il suo acquisto, circa 22 milioni per convincere il Cska: a Mosca non hanno fatto una piega, la richiesta rispedita al mittente, ne sarebbero serviti forse 30. L’impressione è che ci sia già una corsia preferenziale per il Chelsea, là dove avranno bisogno di attaccanti nuovi e giovani per la prossima estate (quando il contratto di Drogba finirà e Anelka potrebbe partire), là dove regna Abramovich, i cui rapporti con il Cska sono strettissimi, da tempo ormai. Dopo il no per Doumbia, il Napoli ha virato dritto su Pandev, l’occasione da cogliere in prestito, quel tesoretto da conservarsi per un’altra opportunità. Al Napoli viene costantemente accostato anche Montolivo, eppure non è quella di Mazzarri la destinazione più probabile per il centrocampista alle pratiche di divorzio con la Fiore. Resta infatti sempre quello milanista lo scenario preferito dall’ex capitano viola: Montolivo ne ha parlato con Allegri dieci giorni fa, quattro chiacchiere da Giannino (il ristorante del Milan…), dove il giocatore aveva accompagnato la compagna per una cena di lavoro con Alfonso Signorini. Proprio Cristina De Pin sarebbe felicissima di un suo trasferimento a Milano, i suoi impegni professionali la spingono ormai verso questa direzione, anche lunedì sera era segnalata nello stesso locale milanese, presto forse la vedremo protagonista anche in tv. Al Milan, invece, non è ancora previsto il ritorno di Paolo Maldini, una suggestione non confermata né a Via Turati né a Milanello dove Allegri è sembrato sincero rispondendo alla domanda in questione. Sincero nel suo sfogo è stato anche Edy Reja, indesiderato dall’ambiente ma protetto da società e squadra: a dispetto dei santi lui non ha intenzione di restare, dipenderà adesso dai risultati e dalla reazione che i giocatori dimostreranno sul campo. E’stato lo stesso Reja, quando aveva deciso di dimettersi, a consigliare i suoi possibili successori a Lotito, ma nessuno lo convinceva veramente: Donadoni per motivi caratteriali, Delneri per quelli tattici. E poi perché il presidente della Lazio non vuole rinunciare al suo allenatore preferito, quello a cui ha affidato le chiavi di Formello. Fino a quando?

La Redazione
C.T.

Fonte: Gianluca Di Marzio per Tuttomercatoweb

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