Inter-Icardi insieme anche nella prossima stagione? Sì, Champions League permettendo. Il destino dell’argentino è infatti legato al quarto posto, per tanti motivi: tecnici (l’ambizione del giocatore di misurarsi in un palcoscenico visto solo dalla tv) e soprattutto economici. Per l’Inter – sotto controllo Uefa per i noti paletti relativi al Financial Fair Play – senza la Champions diventerebbe parecchio problematico far quadrare i conti e potrebbe allora rendersi necessaria almeno una cessione eccellente per sbloccare il prossimo mercato. E tutti gli indizi portano a Maurito. Il pericolo di questo scenario esiste, anche se i nerazzurri prima di un simile sacrificio andrebbero naturalmente a verificare ogni soluzione alternativa possibile. Senza dimenticare quel rinnovo in merito al quale si è espresso di recente il d.s. Piero Ausilio.
CONTRATTO E CLAUSOLA — Una questione che dovrà essere affrontata. L’Inter sta vigilando nelle riunioni di Lega per capire quali saranno in effetti le date del prossimo mercato estivo. Secondo una corrente di pensiero molto diffusa c’è l’intenzione della A di indicare il 31 luglio come termine per la chiusura delle contrattazioni. Se andasse in porto questa riforma il club rischierebbe di trovarsi in una condizione davvero scomoda con Icardi, visto che avrebbe solo 15 giorni di tempo per sostituirlo. Sì, perche il contratto in essere concede all’attaccante di potersi trasferire (in cambio di 110 milioni) nella finestra temporale tra l’1 e il 15 luglio 2018. In realtà c’è un’altra corrente di pensiero che spinge per fissare la chiusura del mercato l’8 agosto. In ogni caso i tempi sarebbero comunque ristretti per la società della famiglia Zhang. Anche per questo motivo la dirigenza è impaziente che i nuovi vertici federali prendano una decisione formale sull’argomento. Si capisce bene come il futuro di Icardi sia centrale per i progetti interisti. Se il giocatore entra nell’ordine di idee di legarsi al club sino al 2023, è evidente che diventa d’attualità anche l’entità della nuova clausola. Nei mesi scorsi era stato ipotizzato un aumento a 200 milioni di euro (sempre solo per l’estero), ma è presto per approfondire questo aspetto.
Fonte: Gazzetta.it
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