Il suo acquisto è stato un assaggio di mercato a Novembre, quando Gennaio è ancora lontano; parliamo di Anthony Reveillere che da ieri è un nuovo giocatore del Napoli. Approda alla corte di Benitez a parametro zero, firmando un contratto fino a giugno a cifre inferiori rispetto a quanto suggerirebbe la caratura internazionale del giocatore; il Napoli ha investito sulla determinazione del giocatore, sulla sua volontà di dare un contributo agli azzurri inserendo dei bonus nel contratto per presenze ed obiettivi raggiunti.
La redazione di IamNaples.it, per saperne di più in merito alla trattativa e al primo giorno di Reveillere in maglia azzurra, ha intervistato Fabrizio Ferrari, intermediario dell’operazione:
Reveillere approda al Napoli da svincolato. E’ noto che durante il mercato estivo che l’ex Lione è stato vicinissimo all’Olympique Marsiglia, perchè l’affare non si è concretizzato?
“Si, è vero, è stato vicinissimo al Marsiglia, ma le parti non hanno trovato l’accordo economico”
Quando è stata imbastita l’operazione? Qual è stata la prima reazione di Reveillere all’interesse del Napoli?
“Il Napoli mi ha chiamato nella giornata di domenica, dopo l’infortunio di Mesto avvenuto sabato durante la partita contro il Catania. Ho subito informato di questa richiesta Reveillere che ha dimostrato grande entusiasmo per l’interesse della formazione di Benitez”
Raccontaci le sue prime sensazioni a Castelvolturno, l’incontro con Benitez e le emozioni vissute ieri
“Abbiamo innanzitutto definito l’accordo con il momento delle firme, poi è stato fantastico l’incontro con Benitez, hanno parlato un misto di italiano, spagnolo e francese”
Le visite mediche hanno dato delle garanzie in merito alle sue condizioni fisiche. Ci spieghi perchè nel 2009 ha deciso di non operarsi dopo l’infortunio al crociato
“Nel 2009 non si operò perchè al Lione valutarono bene le sue condizioni fisiche e atletiche e perciò decisero che non era necessario effettuare un intervento. Anthony poi ha lavorato sempre con grande intensità per avere un ottimo tono muscolare; infatti, nell’ultima stagione tra campionato, Europa League e Nazionale ha collezionato 36 presenze e solo in tre circostanze non è stato in campo per tutta la partita”
Che contributo può dare al Napoli?
“Reveillere metterà a servizio del Napoli la sua duttilità ed esperienza; Anthony è un destro naturale ma può giocare su entrambe le fasce. A mio avviso poi può vantare una carriera di tutto rispetto, con venti presenze nella Nazionale francese e settantasette nelle coppe europee (70 in Champions, 7 in Europa League), tra cui una semifinale di Champions League disputata nel 2009-10 con il Lione contro il Bayern Monaco”
Perchè ha scelto il numero 2? Quali sono state le sue prime sensazioni girando per la città di Napoli?
“Anthony ha scelto il 2 dopo un colloquio con i dirigenti del Napoli che gli hanno spiegato l’importanza di questo numero nella storia del club (è stato il numero di Aldo Nardin, difensore azzurro dal 1965 al 1971, Giuseppe Bruscolotti, il capitano del primo scudetto del Napoli e Ciro Ferrara, protagonista della vittoria della Coppa Uefa e del secondo tricolore nel 1989-90, ndr). E’ stato già colpito dall’entusiasmo dei napoletani; tranne i sei mesi al Valencia, ha vissuto in una piazza abbastanza fredda come Lione. La passione dei tifosi è stata per lui una piacevole novità“
A cura di Ciro Troise
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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