Entro venerdì si può chiudere per Uvini, nel mirino anche Wallace e Centurion

VAMOS, AMIGO -Verranno i giorni in cui sarà più lieve riuscire a trovare la convergenza giusta per accontentare chiunque, sé stessi e pure il Racing Avellaneda: c’è da crederci, sistemando la manina sul fuoco e sapendo di riuscire a domare le fiamme, perché le tentazioni restano. Verrà il momento in cui Ricardo Centurion, il «nuovo» Di Maria, quel genietto spuntato dal nulla un mese fa e a cui alludeva De Laurentiis nei saloni del Park Hyatt Hotel di Pechino ( «vedrete, prenderò un ragazzo del quale non si è ancora parlato» ) smetterà d’essere un’amabilissima ossessione. Verrà l’ora giusta per ripresentarsi seriamente ben intenzionati a discutere per dare un senso a quella stima smisurata, per aprire le porte e le finestre di Castelvolturno all’ennesimo argentino, perché laggiù c’è del buono e perché evidentemente a Buenos Aires e nei dintorni germogliano fenomeni a prova di Napoli. Verrà ancora alla ribalta Ricardo Centurion, l’ultimo assistito di Alejandro Junior Mazzoni, il manager del Pocho con il quale il Napoli ha conservato rapporti straordinari, già avvisato su ciò che Bigon (e Micheli e Mantovani) hanno sottoposto a De Laurentiis e pure avvistato in sede mica molti giorni fa. Ma poi Centurion s’è messo a produrre prestazioni da applausi a scena aperta e quell’iniziale approccio intorno ai due milioni di euro ed è cominciata l’asta: ma no, così non si può, anche perché il cronometro è un tiranno. E però si può procedere con le alternative: se il Racing volesse, Centurion potrebbe pure tenerselo, cedendolo al Napoli che lo concederebbe in prestito. Oppure, dal primo settembre, rimossa la tirannia del ticchettio dell’orologio, si ricomincerà a discutere avendo basi solide alle spalle.

SI STRINGE– Ora la clessidra è già rovesciata sul tavolo e la sabbia sfila via: forse al Napoli riuscirà l’impresa di prelevare Bruno Uvini (21), di portarlo dal San Paolo in Brasile al San Paolo di Fuorigrotta per fargli vedere l’effetto che fa, prima di dirottarlo in prestito al Siena, la palestra in cui apprendere i segreti del difensore italiano. Le schermaglie del mercato (aperto) riescono a complicare la vita, non a demolire (del tutto) un’intesa sancita da una stretta di mano, da un ok verbale: tra qualche giro di lancette sarà veramente tutto finito, ma i fax viaggiano velocemente e consentono anche di ricostruire l’accordo entro venerdì sera. Altrimenti, sarà arrivederci a presto.

Fonte: Corriere dello Sport

La Redazione

A.F.