SANTORINI – No, El Shaarawy non ci sta. Non vuole lasciare il Milan, non si sente sul mercato. Non si aspettava, soprattutto, di venire a conoscenza di una situazione personale a dir poco imprevedibile attraverso un attacco mediatico senza precedenti. Il Faraone, infatti, è andato in crisi, è rimasto spiazzato dopo aver letto i titoli sui giornali che lo spingevano lontano dal Milan. Spaventato soprattutto dalle dichiarazioni dell’ad Galliani che non lo considera assolutamente incedibile. Anzi. Ieri mattina sfogliando i quotidiani sportivi che evidenziavano le intenzioni del Milan, l’ad ha voluto rincarare la… dose d’ansia del giovane attaccante azzurro in ritiro con l’Italia in Brasile per la Confederations Cup.
ASTA TOSTA – Galliani, infatti, non si è fatto scrupoli nel ribadire che «non ci sono solo Manchester e City e Napoli interessati a El Shaarawy, ma anche altri club che vanno al sodo» . Di chi si tratta? C’è il sospetto che il ricchissimo e potentissimo Bayern Monaco possa regalare al nuovo tecnico Pep Guardiola uno dei giovani che l’ex-Barça aveva seguito con molto interesse nella sua militanza alzugrana. Quindi si può prevedere che per El Shaarawy si scatenerà a breve un’asta incredibile, dove la base di partenza sarà di almeno 35-40 milioni. Si accettano contropartite tecniche (Tevez o, si fantastica, Hamsik), ma sono graditi conti… separati.
PANICO – Dal ritiro azzurro in Brasile si segnala un El Shaarawy nel panico. Spaventato, infastidito, determinato ma non si sa fino a che punto per opporre resistenza a un club che, in appena due stagioni, l’ha sedotto, valorizzato e che adesso vuole abbandonarlo. A caro prezzo s’intende. L’ad Galliani, però, è molto determinato a rispettare le leggi di un mercato cinico e spietato: compra, vendi e poi, forse, pentiti… Del resto le quotazioni tecniche di Stefan hanno preso una brutta, bruttissima china dopo l’arrivo di Balotelli. Un solo gol (nel derby) dal 3 febbraio in poi.
«BONUS» – Una sola consolazione per lui: dal 1° luglio il suo attuale ingaggio godrà di uno «scatto» da top-player (da poco meno di 2 milioni di euro netti all’anno, a 2,5) che gli consentirà di rinegoziare con un’altra società il suo attuale accordo (in scadenza il 30 giugno 2018). E Robinho freme per un ritorno in Brasile: il Santos aspetta la risposta rossonerapartendo da una base di una certa importanza. Ma questo dettaglio non
sembra in grado, almeno in questo momento, di poter mitigare lo sconforto di El Shaarawy. O meglio: il suo entourage punta a un addio che preveda un robusto premio di valorizzazione? Tutto è possibile.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
L.D.M.
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