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È fatta: Gargano vestirà la maglia dell’Inter. Ecco chi lo sostituirà in azzurro…

La rivoluzione di Guevara. Di Walter Alejandro Gargano Guevara: ex centrocampista-guerriero del Napoli e neo acquisto dell’Inter. Sì, proprio così: la tormentata storia d’amore tra il centrocampista uruguaiano e il club azzurro è finita ieri. Ieri pomeriggio, per la precisione, dopo che il d.s. Bigon e i colleghi nerazzurri, con in testa il d.g. Fassone, altro recente acquisto milanese dal Napoli, hanno raggiunto l’accordo e concluso l’affare: Moratti versa all’amico De Laurentiis un milione e 250mila euro per il prestito, con diritto di riscatto fissato a 5 milioni e 250mila euro, e si assicura il mediano probabilmente più atipico del campionato. Un corridore impressionante, dai polmoni infiniti e dalla grinta impareggiabile che, sebbene qualche palese limite tecnico e forse anche caratteriale, mancherà non poco al Napoli. Si attende soltanto l’ufficialità e la firma, prevista per oggi, ma è una questione esclusivamente formale. E ora? Beh, è indubbio che i piani vadano rivisitati: Mazzarri potrebbe anche rilanciare Donadel, l’idea non è scartata, ma è lecito aspettarsi un colpo di spicco almeno quanto la cessione. E intanto dalla Spagna rilanciano la candidatura di Gary Medel (25). Il Gargano cileno.

LA SENTENZA– E allora, storia della seconda cessione eccellente della stagione: via Lavezzi, via Gargano. Arrivati insieme, nell’estate 2007, e partiti insieme, nell’estate 2012. A pochi mesi di distanza, certo, ma quasi contemporaneamente. Che alla fine il ventottenne centrocampista uruguaiano sarebbe andato via, beh, era un po’ il segreto meno segreto del mercato azzurro: se ne parlava sin da maggio, ma poi la mezza certezza l’aveva data Mazzarri in pieno ritiro con una dichiarazione poco compatibile con le aspirazioni del giocatore: «Gargano è il vice di Inler» . Una sorta di sentenza sulla fine della vicenda.
IL SALUTO– Una storia tormentata, dicevamo: per questioni contrattuali, ovviamente, perché era un po’ che Gargano avrebbe voluto un ritocco dell’ingaggio. Passato, comunque. Stop, fine: scritta ieri al centro sportivo di Castelvolturno, dopo l’ultimo allenamento, le telefonate frenetiche nello spogliatoio – ovviamente non passate inosservate – e qualche saluto un po’ più intenso del solito. La partenza per Milano è fissata per oggi: firma su contratto da un milione e 800mila euro fino a giugno e visite. E domenica sarà già a disposizione di Stramaccioni per la sfida in trasferta con il Pescara.
IL FUTURO– Gargano all’Inter: saluti e baci. E ora? Cambiano i piani, magari non di molto, però il Napoli dovrà valutare con attenzione la situazione del centrocampo. Di nuovo, ancora. E in questo senso, tutto ruota intorno a Donadel: se Mazzarri lo riterrà recuperato, recuperato in pieno e dunque pronto all’uso, il club non si muoverà. Però è difficile pensarlo. È difficile immaginare che fino al 31 agosto non batta un colpo: a sorpresa o magari annunciato da qualche tempo. Come Medel, il Pitbull del Siviglia che il club azzurro segue da un bel po’: ieri la stampa spagnola ha rilanciato la candidatura del mediano della Nazionale cilena, che per caratteristiche assomiglia un po’ a Gargano, raccontando anche di un contatto tra De Laurentiis e la dirigenza andalusa. Si vedrà. Sempre in piedi anche il discorso relativo all’argentino Ezequiel Cirigliano (20), il gioiellino del River Plate che, però, potrebbe anche non arrivare subito.
INTRIGO EDU– Il resto è Vargas (22). Eduardo detto Edu, un nome e un intrigo fitto e misterioso: la dirigenza del Napoli continua a far trapelare la sua incedibilità, mentre da Genova trapela un’altra verità: se il club azzurro troverà un attaccante cui cucire addosso il ruolo di tranquillo e affidabile vice Cavani, allora lo girerà al Genoa in prestito. Scambiandolo magari con Mesto (30), esterno destro duttile quanto legato a Mazzarri (è stato suo allievo alla Reggina, ma nel ruolo si segue anche il 27enne Torosidis dell’Olympiacos). Il top, ovviamente, sarebbe mettere in piedi un balletto di punte con Gilardino (30), ma l’operazione è molto, molto complessa. E allora, Floccari (30): il colloquio con la Lazio c’è stato, non resta che attendere gli sviluppi.
I TALENTI– Futuro prossimo e poi anche remoto. Un po’ più in là, un po’ più lontano, e dunque giovani e giovanissimi. Dal Brasile si parla sempre di Wallace (18) del Fluminense, mentre in Argentina le mani sono su Centurion (19) del Racing Avellaneda. Da Baires raccontano anche degli occhi puntati su un talento del Boca: il ventiduenne centrocampista con passaporto spagnolo, Mino.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
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