Ezequiel Lavezzi è l’epicentro del mercato del Napoli? Sì, certo, ed è proprio per questo motivo che il viaggio nel mondo delle trattative o semplicemente delle idee di mercato del club azzurro parte da una tappa obbligata: dalla casella degli uomini che potrebbero o addirittura potranno sostituire il Pocho nel parco degli attaccanti azzurri. Il primo nome? Doppio, anzi triplo: Douglas Costa de Souza. Da un argentino a un brasiliano. Da una trottola geniale che ha fatto girare la testa al San Paolo, a una sorta di folletto che ha incantato l’Ucraina a furia di colpi di classe. Tratto comune? Entrambi hanno disputato un’ottima Champions. E anche Douglas Costa vuole provare una nuova esperienza.
LA SCHEDA – E allora, alla scoperta di questo trequartista – puro – che fa tutto con il piede sinistro. Sì: mancino naturale, brevilineo, 172 centimetri, 69 chilogrammi e baricentro basso con nella migliore delle tradizioni. Nato a Sapucaia do Sul, comune dell’area metropolitana di Porto Alegre, Stato di Rio Grande do Sul, 22 anni da compiere il 14 settembre, Douglas Costa è cresciuto nel Novo Hamburgo. Tra il 2008 e il 2010, poi, il grande salto: prima al Gremio con Celso Roth, che lo fa esordire nel 2008, e poi allo Shakhtar Donetsk, in Ucraina, con Mircea Lucescu, dove ha conquistato tre Premier (scudetti ucraini), una coppa e una Supercoppa nazionali, collezionando 68 presenze e 16 gol. Il borsino stagionale dice, invece, 37 presenze complessive (27 in campionato), 7 gol (6 in campionato) e 3 assist (tutti in campionato). In Champions, 5 partite e nessuna rete. Pagato 5 milioni di dollari dallo Shakhtar, cui è legato da un contratto fino al 2017, il suo valore attuale oscilla tra i 10 e i 15 milioni di euro.
PROFILO E SOGNI – Single, residente ad Esteio (una manciata di chilometri dal luogo di nascita), mancino dal piede piccolo e fatato (calza il 38), Douglas Costa ha un sogno: giocare e soprattutto conquistare il Mondiale con la Selecao. Meglio se in Brasile, davanti al proprio pubblico: un obiettivo da inseguire entro il 2014. Finora, per lui, soltanto l’emozione dell’Under 20: 15 presenze e 4 gol. Dotato anche di cittadinanza portoghese, il trequartista brasiliano è un accanito giocatore di Playstation con il Giappone nel cuore: è stato questo, il suo viaggio indimenticabile, mentre la prossima meta sono gli Stati Uniti. Il suo idolo? Suo padre. Gran mangiatore di wafer, amante dello stile casual, un po’ permaloso (per sua stessa ammissione), amante del numero 10 da esibire dietro la maglia (o in alternativa il 20), cattolico e lettore della Bibbia. E poi? Un altro sogno nel cassetto: giocare insieme con Cristiano Ronaldo.
L’INTERESSE – Il Napoli lo ha cercato. Lo ha studiato, monitorato nel corso delle ultime due stagioni calcistiche ucraine e di Champions, e poi lo ha rispolverato. E ora? Si vedrà, tutto è in divenire e tutto è legato alla situazione di Lavezzi: la certezza è che piace. E neanche poco. L’asso nella manica del club azzurro? La sua voglia di cambiare squadra, di provare un’esperienza diversa, comunque ad altissimi livelli. Magari in una città più calda. Come Napoli.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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