Quando nell’estate nerazzurra, quella del 2010, Rafa Benitez aveva chiesto a Marco Branca, il suo allora direttore sportivo, come esterno per rafforzare la fascia sinistra Michel Bastos, il presidente del Lione, il solito Aulas (che l’anno prima l’aveva preso dal Lilla di Garcia pagandolo 18 milioni), aveva risposto: «Lo vendo, ma per 25 milioni». Ovvio, non se ne fece nulla in quell’Inter che non aveva molto da spendere. Ma quando l’altra sera, il manager del brasiliano ha chiamato Bigon per dirgli che il terzino si è stufato, ad appena 30 anni, di fare il pensionato nel Al-Ain e ha una clausola che gli consente di liberarsi dal contratto con gli emiri per meno di 4 milioni di euro, ecco che gli occhi di Rafone si sono illuminati.
Ed è arrivato il sì. Immediato. Scontato. Una trattativa fulminea, un colpo da ko sferrato anche alla Roma (dove avrebbe ritrovato Garcia) che era sulle tracce di Bastos da qualche giorno. Bigon non ha perso tempo: con il suo palmare, da Londra, ha continuato a scambiare mail con i manager del brasiliano (che però non è extracomunitario poiché ha passaporto francese) attraverso i quali propone al club più titolato degli Emirati Arabi di prendere in prestito fino a fine stagione il brasiliano per poi riscattarlo a giugno per una cifra tra i 3,5 e i 4,5 milioni. Peraltro, un prezzo d’occasione. Con, dettaglio non di poco conto, l’obbligo di accollarsi la metà dello stipendio del terzino che sfiora i 4,8 milioni a stagione.
Ci sono una serie di perplessità legate alle condizioni fisiche del giocatore, perennemente alle prese con problemi alla schiena che ne hanno frenato il suo rendimento nelle ultime stagioni. Lo scorso inverno, infatti, il Lione lo aveva dato in prestito allo Schalke 04 dove ha collezionato 14 presenze e 4 gol. In estate, poi, per 9 milioni, la cessione all’Al-Ain. A sinistra non scherza: ha un tiro potentissimo e una vocazione dinamica senza soste. Michel Bastos, ai tempi belli, sapeva spingere senza sbilanciare la squadra. Era lui l’esterno del Brasile di Dunga ai Mondiali del Sudafrica.
Il Napoli ha avuto negli ultimi due giorni più di un contatto con i manager del brasiliano. Ma non vuole «affrontare» direttamente l’Al-Ain. Il club arabo ha investito quasi 10 milioni su Bastos e non vorrebbe perderli tutti. Michel, però, ha la possibilità di fare pressione sul club in virtù di una clausola del suo contratto che prevede il ritorno in Europa.
Nel frattempo Bigon è a Londra dove ha parlato a lungo con Raiola, il manager di Etienne Capoue: l’accordo con il centrocampista 25enne è cosa fatta ma resta da convincere il Tottenham e il manager dei londinesi, Franco Baldini, che continuano a valutare il pilone di Niort circa 11 milioni mentre il Napoli ne offre meno di 8,5 milioni. E lo vuole solo in prestito. Si tratta ma l’affare sembra virtualmente in dirittura d’arrivo. Nell’agenda di Bigon anche un incontro con i manager di Bacary Sagna per gettare le basi al trasferimento (estivo) in azzurro: un colpo a parametro zero che il club azzurro sta tessendo con grande riservatezza. Contatti con l’Arsenal per parlare di Vermaelen. Resta in piedi anche la pista M’Vila con il Rubin: offerto Edu Vargas. La Juventus, intanto, offre uno scambio: Armero per Peluso. Il Napoli è pronta a trattare la cessione del colombiano, ma non vuole contropartite.
Fonte: Il Mattino
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