Chesterfield e Londra distano poco più di 240 chilometri. Questa la distanza che il 12 aprile percorrerà Diego Raymond De Girolamo con il suo Sheffield United per giocare la semifinale di FA Cup contro l’Hull City sul prato di Wembley. Diego è un classe 95’ nato da mamma inglese e papà italiano, più precisamente campano. E’ stato lui ad insistere per quel nome, Diego, come Maradona, perché aveva il presentimento che da grande suo figlio sarebbe diventato un calciatore. Detto, fatto. “Ho iniziato a giocare nel settore giovanile dello Sheffield United all’età di 8 anni – racconta Diego De Girolamo a GianlucaDiMarzio.com – Appena raggiunti i 16 ho fatto quattro presenze con la squadra giovanile e poi a 17 anni sono passato con la squadra delle riserve. Adesso sono spesso aggregato alla prima squadra e gioco nel campionato di League One”. Un passo dopo l’altro, senza mai montarsi la testa. Anche quando iniziano ad arrivare le prime richieste e gli interessamenti da parte di grandi club di Premier: “Sono un attaccante ma sono anche tanto giovane. In questo momento so che per me ci sono più possibilità qui allo Sheffield. Hanno chiesto di me sia Manchester United che Manchester City, ma so che li farei più fatica a trovare spazio e adesso l’importante per me è giocare e fare esperienza. Questo è il posto ideale dove poter crescere al meglio”. Le qualità di Diego sono troppo evidenti per restare confinate all’Inghilterra. Ad accorgersi di lui è l’allenatore della Nazionale Italiana Under 18. Nel 2012 arriva la chiamata e Diego ne resta talmente emozionato da prendere una decisione davvero importante: “L’Italia mi ha chiesto per prima di indossare la maglia della Nazionale rispetto all’Inghilterra che solo dopo si è accorta di me e delle mie qualità. E’ per questo che ho deciso di giocare con l’Italia e non intendo cambiare idea, neanche quando sarà il momento di giocare con la Nazionale Maggiore”. Lui ricambia al meglio la fiducia. E dopo le ottime prestazioni con l’Under 18 fa il suo esordio con l’Under 19. Una partita, un gol e dopo la semifinale di FA Cup partirà direttamente per la Svizzera per la sua seconda convocazione. Nel suo petto batte un cuore azzurro Napoli perché il papà Cosimo gli ha trasmesso la sua passione da ragazzo. Ma nella testa di Diego c’è un’altra squadra della quale gli piacerebbe indossare la maglia in futuro: “In Serie A tifo per il Napoli. Ho visto tante partite anche allo stadio. Sia al San Paolo che qui in Inghilterra. Mio padre mi ha portato a vedere la sfida con il Liverpool ad Anfield e quella contro il City in Champions. Allo stesso tempo però mi piace molto anche la Juventus e se dovessi scegliere una squadra italiana mi piacerebbe indossare la maglia bianconera”. In campo si ispira a Suarez del Liverpool, ma il suo idolo è un classico del Made in Italy: “Il mio giocatore preferito è Francesco Totti”. Non è ancora certo di avere un posto da titolare nella semifinale di FA Cup, ma farà di tutto per convincere il suo allenatore Nigel Clought: “Sono molto eccitato per la gara. Spero che il mister mi dia un’occasione perché mi allenerò al meglio in questi giorni. Sono covino che possiamo battere l’Hull City e voglio arrivare in finire contro l’Arsenal”. Insomma personalità e carattere non gli mancano. E se è vero che nel nome c’è un destino… buona fortuna!
Fonte: Bruno Majorano per gianlucadimarzio.com
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