Il nome che scotta per il Napoli che verrà è innanzitutto quello di Modibo Diakité. Scotta, il nome del centrale francese, almeno quanto il termometro del suo manager, l’agente Fifa Ulisse Savini, dall’inizio della settimana bloccato a letto con la febbre alta proprio quando in agenda c’era l’incontro – molto importante, se non addirittura conclusivo – con il Napoli dopo i contatti, prima sotto traccia e poi strada facendo “ufficiali”, già avuti con i dirigenti azzurri. Anche ieri il manager del difensore era bloccato dall’influenza, a questo punto, tenendo anche conto del calendario azzurro, è inevitabile che l’appuntamento venga fissato non prima della prossima settimana. Magari nella prima parte della settimana, visto che il venerdì ci sarà Napoli-Juve.
CONCORRENZA – Il Napoli si sente al sicuro, anche se la concorrenza non manca. E non potrebbe essere altrimenti, considerando il valore tecnico del giocatore, la sua età e la sua esperienza, soprattutto tenendo conto che si tratta di un affare a costo zero. All’estero Diakitè non avrebbe alcuna difficoltà a strappare ingaggi importanti, soprattutto orientandosi verso il mercato dell’Europa dell’est, perché lì ci sono i nuovi ricchi del calcio. E una soluzione del genere, all’estero cioè, tutto sommato piacerebbe anche al suo attuale club, la Lazio: perderebbe ugualmente il giocatore gratis, è ovvio, ma almeno non vedrebbe rafforzarsi una rivale (la Juve dopo l’Inter?). Fermo restando che i rapporti tra i due presidenti, Lotito e De Laurentiis, sono ottimi, anche a livello di “palazzo”.
LE CIFRE – Diakité poco più di un mese fa ha detto no all’ultima proposta della Lazio, sul piatto un ingaggio da 750 mila euro netti l’anno più bonus, ribattendo con una cifra sensibilmente più alta. Poco prima della sosta c’erano stati segnali di riapertura da parte della Lazio, Petkovic lo aveva convocato e schierato titolare per la gara di Coppa Italia contro il Siena del 19 dicembre, poi all’inizio di gennaio l’incontro con la società risoltosi con una fumata nera. Da quel momento Diakitè è scivolato ai margini della rosa, con il rischio concreto di non giocare più una partita con la Lazio da qui a maggio. Tornando alla cifre, con il Napoli si potrebbe chiudere sotto il milione di euro (che sembra essere stata la somma richiesta nelle scorse settimane alla Lazio): diciamo tra gli 800 e i 900 mila netti l’anno più eventuali bonus.
CENTROCAMPO E DINTORNI – Svincolato che va (Campagnaro), svincolato che arriva (Diakitè). I soldi risparmiati saranno investiti sul centrocampista, con Radja Nainggolan in cima alla lista dei desideri di Mazzarri. I sondaggi di gennaio si trasformeranno in qualcosa di più concreto: Cellino ha sempre dato una valutazione molto elevata del belga, voleva 18 milioni nell’estate 2012, ne ha chiesti 15 circa a gennaio. Però Nainggolan a luglio entrerà nel suo ultimo anno di contratto: c’è margine per forzare la mano, senza perdere di vista ciò che a Cagliari sta accadendo fuori dal campo e che potrebbe indurre il club di Cellino a rivedere certe strategie. A centrocampo non va mai perso di vista il nome di Marco Verratti, che resta un pallino del presidente De Laurentiis, che in estate l’aveva preso (in comproprietà) prima che il Psg sbaragliasse la concorrenza. Al di là delle riflessioni sulla compatibilità di Verratti con l’attuale impianto tattico di Mazzarri, il giocatore ora come ora è blindatissimo a Parigi. Però il Napoli, come la Juve e il Milan, farà comunque attenzione ad eventuali segnali che dovessero arrivare dalla Francia: l’addio di Ancelotti aprirebbe una rivoluzione in casa Psg.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.