Il presidente De Laurentiis parla del mercato azzurro e lo fa in termini molto positivi. «Mi ritengo soddisfatto del mercato di riparazione – dice a Radio Marte -. A gennaio abbiamo fatto quello che serviva e abbiamo accontentato il nostro allenatore. Rolando, ad esempio, è stato un affare complicato, stavamo andando su un olandese. Radosevic è un buon investimento per il futuro: è giovane, ma ha già giocato in nazionale croata. Ha una grande fisicità, nei prossimi anni ci sarà molto utile».
Il patron parla anche del tentativo fatto per Icardi, tentativo che ha ravvivato l’ultima giornata di mercato. «Siamo stati in trattativa furibonda per giocatori prospettici sui quali dovremo ancora lavorare nei prossimi mesi. Icardi era sempre stata una mia idea da prima di Natale, ma bisogna essere fatalisti. Ciò che non è giusto per il Napoli o per un mio progetto, non sempre arriva. Sono felice quando le cose si concretizzano, ma anche quando si complicano. Se succede, evidentemente c’è un carattere sbagliato di un giocatore o di un procuratore, ma questo non è il caso di Icardi».
Il patron azzurro ha parlato anche di Nainggolan, il centrocampista belga anche lui da tempo nel mirino del Napoli. «Nainggolan? Bisogna vedere, abbiamo trovato un altro centrocampista straordinario, non ne posso prendere dieci. Non sappiamo se affonderemo a giugno, abbiamo scovato un grandissimo centrocampista da acquistare, quindi forse Nainggolan non è il nostro primo obiettivo, nonostante sia un ottimo giocatore, ma Cellino è uno che non vende, lo ha dimostrato. Potrebbe andare bene nel Napoli ma non è Cavani, Hamsik o Insigne, giocatori determinanti. Noi ne abbiamo trovato un altro».
Il tormentone di sempre, Cavani, la clausola rescissoria. Il presidente azzurro è tornato sull’argomento. «È molto intelligente. Stiamo parlando da due mesi di cose che sono logore. Una persona straordinaria, un atleta formidabile, forte fisicamente ma anche interiormente, veramente straordinario. Saprà esattamente cosa fare in futuro, così come De Laurentiis saprà cosa fare. Insieme troveremo la giusta soluzione per il Napoli». Parole molte lusinghiere anche su Mazzarri. «Ha smesso completamente di fumare, è una persona dalle mille risorse, alla fine riesce sempre a dimostrare agli altri e a se stesso che quello che fa è giusto. È molto esigente, lui chiede molto a se stesso e per riuscirci deve stare in pace. Una batteria di continua elettricità positiva, dal nostro contatto nasce quella scintilla che dà continuità e le scariche necessarie affinché tutto proceda nel verso giusto».
Il campionato, c’è il Catania: «Sarà una sfida difficile contro una squadra di talento. Ha cambiato diversi allenatori, Maran è una rivelazione, prima aveva Montella che è un napoletano doc bravissimo. Credo che il Catania sia un esempio, ogni anno riesce a portare a casa qualcosa di buono. È la più difficile da incontrare. Spero che si possano superare i cinquantamila. Mi spiace solo che l’impianto non sia mio. Vorrei creare un happening di tre ore e magari creare qualcosa di complementare».
Capitolo Primavera, la squadra di Saurini ha raggiunto la finale di coppa Italia contro la Juvents. «Voglio fare i complimenti ai ragazzi. Si giocherà allo Juventus Stadium e al San Paolo, mi aspetto sessantamila napoletani. Andiamo in finale di Coppa Italia con la Primavera: abbiamo sei campioni straordinari, Insigne junior, Tutino e tutti gli altri. Ci divertiremo come dei pazzi. Il primo marzo affronteremo la Juve al San Paolo, poi ci sarà questa doppia sfida a livello giovanile: il 13 giocheremo a Torino, il 23 giocheremo a Napoli. Non è male».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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