Armero e Cuadrado sono solo gli ultimi intrecci di mercato che legano Udine a Napoli, o forse è meglio dire Pozzo a Napoli. In queste ore, probabilmente suollo yacht del presidente partenopeo, ci sarà l’incontro che porrà fine definitivamente alla trattativa per i due colombiani. Pozzo proverà a chiedere Insigne, ma con poche speranze di successo. Il rapporto tra i due presidenti però non cambierà, così come non mancheranno gli affari.
Il vulcanico presidente partenopeo dopo aver concluso l’affare Inler per 16 milioni, si è presentato a Udine per parlare con il sindaco Honsell di alcune attività a lui care: De Laurentiis, infatti, ha una serie di proprietà in città come il cinema Capitol, l’Ariston, il Cristallo, ma è anche interessato ad altre aree che attendono solo un cambiamento di destinazione come il cinema Odeon, l’ex macello e la vecchia caserma “Osoppo”. Chiaro che essere amico di Pozzo significa probabilmente avere anche una via privilegiata col sindaco, che con l’Udinese di Pozzo ha un rapporto a dir poco ottimo.
Come scordare poi il 2004, quando Pozzo fu a un passo dal rilevare il Napoli oramai diventato un cumulo di macerie dopo il fallimento? Pozzo poi lasciò via libera al presidente della Filmauro, cedendogli anche El Pampa Sosa.
L’inizio di una storia di affari e tratttative che han portato in Campania Quagliarella, Dossena, Inler con a Udine Domizzi e Denis. A Napoli, dopo l’esperienza udinese finì anche Pierpaolo Marino, che ha assicurato nel tempo un legame tra i due club.
Pozzo e De Laurentiis protagonisti anche nel calcio-business: entrambi hanno di fatto abbandonato le loro attività proncipali per dedicarsi, anima e corpo, all'”impresa calcio”. Ampliando le prospettive: Pozzo ha già acquisito Granada e Watford, De Laurentiis ha appena annunciato che vuole un club di Premier, ma guarda anche al Sudamerica. .
De Laurentiis e Pozzo attori principali perfino in Lega Calcio. Il dopo Beretta appare sempre più come un cambiamento dalla prima alla seconda repubblica del pallone. Gli equilibri attualmente sono molto fragili. Mesi fa, insieme a Della Valle e Zamparini hanno studiato a tavolino un asse che dovrebbe nelle intenzioni rivoluzionare la spartizione dei diritti Tv.
Pozzo e De Laurentiis che voglio essere innovatori: la moviola studiata per anni dal Cern, dalla Figc e dall’Udinese ha di fatto dato il la all’innovazione dell’ochio di falco appena approvato dall’Ifab. Pozzo non ha vinto la guerra, ma ha vinto almeno una battaglia. Lo stesso Paròn anni fa è stato l’artefice della proposta sugli orari della Serie A, uniformati allora alle 15. Sempre Pozzo si è battuto per avrere ma lassima serie a 20 squadre e con sole tre retrocessioni, che di fatto garantisce una certa sicurezza nelle stagioni no. Il napoletano vorrebbe perfino i playoff.
Insomma due storie parallele che, molto spesso, si incorciano: alla prossima mossa per avere ulteriori conferme
Fonte: udineseblog.it
La Redazione
A.S.
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