Si chiama Mario Suarez Mata, Diego Simeone l’ha utilizzato come perno centrale del suo Atletico Madrid, costa intorno ai 10 milioni di euro, ha 26 anni ed è nel giro della Nazionale spagnola. Identikit perfetto. Soprattutto se poi si aggiunge che a rappresentarlo è Manuel Garcia Quillon, il medesimo manager di Rafa Benitez. Si va di flamenco. E non solo per il centrocampo. Da Siviglia insistono e confermano, e tutto sommato, in maniera sempre informale, confermano anche quelli che conoscono il diretto interessato: Alvaro Negredo, il Tiburon , lo squalo del Siviglia, è decisamente nell’orbita tinta d’azzurro.
POLIGLOTTA – E allora, dall’Inghilterra alla Spagna. Passando per l’Italia ovviamente. Poliglotta lui, poliglotta il mercato del Napoli di Rafa. Un Benitez che lavora, come sempre, senza sosta sulla squadra che dovrà affrontare Champions, campionato e Coppa Italia da protagonista, dando indicazioni allo staff di mercato e scavando idee nel cervello e nel cervellone elettronico a sua disposizione per migliorare un gruppo già forte del secondo posto dell’ultimo anno. La serie degli obiettivi inglese è nota, piuttosto nota almeno in parte, ma la matrice di Rafa è spagnola nonostante la residenza e il passato – recente e anche meno – anglosassone: si guarda in patria, senza dubbio.
IL POKER – L’ultimo nome venuto fuori, dalla scuderia dei giocatori rappresentati da Quillon, cioè il manager di Benitez, si chiama Mario Suarez: il suo mestiere è centrocampista, e a quanto raccontano gli osservatori, e quelli che l’hanno seguito con una certa costanza, è un tipo che ci sa davvero fare. E’ di Madrid (come Rafa) e gioca nell’Atletico Madrid, ha un valore di mercato compreso tra gli 8 e i 10 milioni di euro e Simeone, il Cholo, esperto vero in fatto di centrocampo, gli ha affidato le redini della squadra sia con il 4-3-3 sia con il 4-4-2. Centrocampista centrale, per la precisione, potenziale uomo utile a completare il poker: si, perché Inler, Behrami e Dzemaili saranno confermati in blocco. Tutti. Nessuna eccezione.
LO SQUALO – E’ un’ipotesi, Suarez, ma di certo non l’unica: sia chiaro, Benitez e il Napoli stanno valutando tanti nomi e tanti profili, sia per la mediana, sia per la difesa e l’attacco. Un reparto, quello offensivo, che non potrà prescindere dal destino di Edinson Cavani. Il tormentone. La situazione l’ha spiegata chiara e tonda De Laurentiis via Twitter: «Vale 63 milioni di euro e finora ho ricevuto offerte molto basse». Di tempo per temere gli effetti della clausola ce n’è fino al 10 agosto, ma è ovvio che nel frattempo il club azzurro si cautela: al listone di centravanti di grido s’è aggiunto anche Negredo, lo Squalo, nativo di Madrid (come Rafa). Ottimo il carnet dell’ultima stagione: 31 gol, 25 nella Liga e 6 in Coppa del Re, con annessa voglia di cambiare aria e di giocare la Champions. Costa una ventina di milioni, ma dalla parte del Napoli c’è il gradimento: sondato e verificato. Sì, l’azzurro e la prospettiva di lavorare con Benitez gli piacciono. Molto.
I GOMEZ DEL CATANIA – Il cognome è decisamente latino anche per Mario e Alejandro: i Gomez. Sì, dopo l’attaccante del Bayern Monaco, torre del panorama degli attaccanti seguiti dal Napoli, è tornato d’attualità anche il genietto argentino del Catania: insieme con Cerci è un esterno-fantasia che piace.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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