Si gioca: ma per il momento con le idee e le «opzioni» ideologiche; si gioca virtualmente, aspettando che il sipario si alzi; si gioca come se fosse un subbuteo – per ora – questo andrebbe qui, quest’altro andrebbe lì. Il mercato è (ufficiosamente) cominciato e nell’oscurità qualcosa si muove: il viavai degli osservatori – appena rientrati da missioni all’Estero – e i pensieri che vagano in quell’orizzonte indefinito, nel quale però tra un po’ bisognerà intrufolarsi. Chissà cosa accadrà, quale risposta arriverà dal campo e quali evoluzioni si registreranno: però c’è un taccuino (chiuso), un computer (spento e comunque con una password) e una lista di possibilità per arrivare a quei «cinque acquisti per restare competitivi», la frase cult d’una primavera fiorita intorno a quella confessione pubblica di De Laurentiis.
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