Siamo quasi ai saluti. La coda di un mercato lungo e, a tratti, snervante. E’ da giugno che ci dicono che, prima o poi, i colpi si faranno. E’ rimasto poco. Il tempo di fare qualche calcolo e di capire che questo sciopero è servito soprattutto ai club, ancora impreparati all’inizio di una nuova stagione.
Per tre mesi l’Inter ha provato a vendere Sneijder e, d’improvviso, si è ritrovata senza il suo attaccante più prolifico: Eto’o. Il Milan ha raccontato la storia di Mister X per attirare l’attenzione di tifosi e media e a poche ore dalla chiusura ha dato il benvenuto solo ad Aquilani. Galliani e Raiola non ce la contano giusta; vogliamo un Balotelli last minute. Vogliamo anche un centrale e un esterno sinistro da Juve e una Roma protagonista all’altezza degli americani. Parliamo senza scrupoli, come facciamo sempre. Troverete delle apparenti contraddizioni, ma siete pregati di leggere le motivazioni; il caso Napoli, dove c’è un Presidente rinato e un allenatore a proprio uso e consumo. Meglio un nemico che un amico in più…
PROMOSSI
Aurelio De Laurentiis
Va promosso per l’entusiasmo che sta mostrando e per la spesa fatta in questa lunga estate. Due voti in più per aver trattenuto (non faccia scherzi fino a mercoledì) sia Hamsik che Lavezzi. Ha accontentato al 100% lo staff tecnico, forse troppo, e fa rispettare la voce dei napoletani anche nelle stanze dei bottoni. Il Presidente perfetto per Napoli che negli anni ha capito, da persone più competenti, come fare calcio nella maniera giusta. Vende bene e acquista senza svenarsi. Nonostante tutto ha commesso un grande errore… lo capirete nel capitolo “bocciati”.
Mercato Lazio
I tifosi sono contenti e ci sentiamo di premiare Claudio Lotito per gli investimenti fatti con oculatezza ed intelligenza. Si è mosso prima di tutti e ha consegnato a Reja le chiavi di una fuoriserie. Adesso bisogna mettere la benzina e non sbagliare direzione. Può essere la vera out-sider del campionato con la possibilità di fare bella figura in Europa League: anche il girone strizza l’occhio all’aquila biancoceleste. Unico appunto: non aver gestito benissimo la vicenda Zarate.
Igor Campedelli
Se leggete il tabellino del mercato in entrata, fate fatica a credere che si tratti del Cesena, se non lo scrivono a caratteri cubitali. Altro che salvezza, altro che Provinciale. Campedelli ha fatto un gran mercato, con tanti soldi e molti nomi. Marco Giampaolo non può sbagliare, la salvezza non è l’obiettivo; non può essere l’obiettivo. Cesena sogna e fa bene. Una squadra così, nella parte destra della classifica, in molti la vorrebbero.
Giuseppe Bozzo
E’ il procuratore dell’anno. Prima veniva riconosciuto come l’agente di Cassano, oggi è l’agente dei casi impossibili e disperati. Voto 10 per come ha risolto il caso Marchetti, voto 9 se porta Zarate all’Inter e se accontenta Gilardino ad andar via da Firenze. Quagliarella tratta Bozzo come fosse il padre e i suoi assistiti sono sempre al sicuro: non perdono un euro e vengono tutelati da un procuratore cresciuto facendo la famosa gavetta.
Samuel Eto’o
E’ lui il Re del mercato. Bravo Samuel. Perché nella vita non bisogna mai accontentarsi e, allora, meglio andare in Russia in una squadra di cui fino a un anno fa non sapevamo neanche l’esistenza. Ha mosso più soldi il camerunese (30 milioni subito e altri 30 nei prossimi due anni con l’ingaggio) che mezza serie A. Ha lasciato l’Inter su una piazzola di sosta in autostrada e ha trovato una seconda America. Grande Samuel, altro che vendere le rose in un metrò, come cantavano alcuni avversari pseudo razzisti. Diciamocelo a voce alta: tutti vorremmo salire su quel metrò.
BOCCIATI
Mino Raiola
Lo aspettiamo ancora! Non è una bocciatura perché ci sono i corsi di recupero. In tre giorni può fare quello che non ha fatto in tre mesi. Nelle ultime sessioni, estive ed invernali, di calciomercato è sempre stato lui il protagonista. Da metà giugno ha smesso di rispondere al telefono e di rilasciare interviste. Se c’è un disegno dietro, allora, sarà premiato ancora una volta. Se tutto finirà senza il colpo Raiola, per un anno, andrà dietro la lavagna.
Gestione Montolivo
Hanno perso tutti. Milan, Fiorentina, Montolivo e i procuratori del calciatore. Montolivo vestirà, comunque, la maglia rossonera ma doveva essere un’operazione da chiudere già in questo mese di agosto. Corvino e Della Valle hanno tirato troppo la corda e rischiano di avere in rosa un calciatore che andrà via senza far guadagnare centomila euro al club. Montolivo non si deprime ma se fino a gennaio farà ben poco chi lo spiegherà al Milan che ha già l’accordo con il calciatore?
Walter Sabatini
L’allarme lo abbiamo lanciato da tempo ma adesso, a Roma, iniziano ad essere seriamente preoccupati. Fuori dall’Europa al 25 Agosto è un’umiliazione per una tifoseria abituata ad altri standard. Aver fatto pulizia societaria non è stata una scelta saggia e aver venduto Menez e Vucinic per quattro noccioline non sono sembrate mosse del tutto memorabili. Mexes a zero, la colpa è della vecchia gestione ma a Trigoria iniziano, giustamente, a rimpiangere la triade Sensi-Conti-Pradè. Poveri ma col cervello.
Marco Branca
Ha voluto Gasperini e se n’è assunto le responsabilità. Ha creato confusione e il Presidente Moratti si inizia a stufare dei suoi comportamenti. Non ha portato nulla di nuovo in questa squadra e senza Mourinho sembra essere tornata l’Inter del pre-calciopoli. Piero Ausilio in odore di promozione: sarebbe ora! Ragazzo competente ed intelligente. L’Inter esce enormemente ridimensionata da questo mercato, salvo colpi ad effetto (Forlan + Zarate) dell’ultim’ora.
Walter Mazzarri
Promosso il Presidente, bocciato l’allenatore. E’ normale? Si, perché De Laurentiis ha incarnato la napoletanità, Mazzarri a fine campionato aveva preparato valigie e biglietto aereo per Torino. Se oggi non è sulla panchina della Juve, deve solo prendersela con Andrea Agnelli che gli ha preferito Antonio Conte. Ha voluto un mercato a suo uso e consumo, preferendo seconde scelte e tenendo al minimo il numero della rosa, nonostante ci sia una Champions da onorare. D’accordo che Barcellona non fa testo per nessuno ma questo Napoli dovrà confrontarsi con Bayern Monaco, City e Villarreal. Tenendo conto che i napoletani non vogliono perdere neanche quando giocano a scopone scientifico, sia opportuno che Mazzarri torni sulla terra.
La Redazione
C.T.
Fonte: Michele Criscitiello per Tuttomercatoweb
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